Aiuti-bis Ok al decreto (con sorpresa) Vetrate sui balconi senza permessi

Quelle scorrevoli, amovibili e trasparenti ridurranno la dispersione termica favorendo il risparmio energetico

di Antonio Troise

Via libera definitivo al decreto Aiuti-bis. Il Senato ha approvato il testo (in terza lettura), con 178 sì, 13 astenuti e nessun voto contrario. Diventa legge, quindi, il pacchetto da 17 miliardi con gli aiuti per famiglie e aziende alle prese col caro-bollette e con le nuove regole che rendono più semplice la cessione del crediti per il super-bonus del 110%. Anche se ieri i tecnici sono insorti contro la richiesta degli istituti di credito di documentare con un video l’esecuzione dei lavori.

Resta invece al palo la delega fiscale. Troppi contrasti nella maggioranza. Se ne parla col prossimo governo. Sempre per restare sull’edilizia, fra le novità del provvedimento c’è anche quella che consente ai condomini di realizzare senza più problemi le cosiddette "vetrate panoramiche amovibili", in sostanza quelle "verande" trasparenti che già hanno fatto capolino da tempo sulle pareti dei nostri edifici ma che erano finito nel mirino di qualche tecnico comunale che le aveva equiparate a vere e propri aumenti di cubatura e quindi soggette al classico procedimento di autorizzazione urbanistica. Un iter che, di fatto, aveva bloccato gran parte degli interventi o, per lo meno, creato qualche rischio per chi aveva deciso di investirci. Ora, col decreto Aiuti-bis, si fa rientrare l’installazione di queste vetrate nella cosiddetta "edilizia libera". Non c’è più la necessità di avere l’autorizzazione del Comune. La nuova norma dovrebbe mettere fine anche ai contenziosi nati nelle assemblee di condominio per queste installazioni.

A fare da grimaldello per la nuova disposizione è stata l’offensiva lanciata dal governo sul fronte del risparmio energetico. Infatti, le vetrate possono essere installate proprio per ridurre le dispersioni termiche e, quindi, assicurare una maggiore "sostenibilità ambientale" degli edifici. Le strutture, infatti, secondo quanto sostenuto dall’associazione di settore, consentono di schermare, ombreggiare e coibentare parzialmente i nostri balconi o i nostri terrazzi. C’è da dire che, ovviamente, una volta installate, lo spazio esterno può essere utilizzato 365 giorni all’anno, dal momento che le "vetrate" sono realizzate in modo da proteggere dal freddo, dalla pioggia e dal vento.

La norma consente, quindi, di superare la discrezionalità interpretativa dei diversi Comuni, con un solo vincolo: non devono alterare i volumi complessivi della villa o dell’appartamento. Non devono configurare, quindi, spazi "stabilmente chiusi che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile da superficie accessoria a superficie utile". Tradotto in soldoni, la vetrata panoramica non può diventare il prolungamento di un salotto o la nuova stanzetta per i figli.

Il piatto forte del decreto Aiuti-bis è naturalmente quello relativo al caro-energia e alla lotta contro l’inflazione: oltre al rinnovo nel terzo trimestre delle misure di contenimento delle bollette (azzeramento degli oneri di sistema, taglio dell’Iva sul gas, rafforzamento del bonus sociale e credito di imposta per le aziende), il provvedimento contiene anche il taglio del cuneo fiscale di 1,2 punti sugli stipendi dei dipendenti, l’estensione del bonus dei 200 euro, il rafforzamento del bonus trasporti. Fra le novità introdotte poi in Aula c’è il prolungamento dello smart working per i lavoratori fragili e i genitori con figli under 14 fino al 31 dicembre e l’aumento del tetto dell’impignorabilità delle pensioni. È saltata, invece, dopo un lungo tira e molla accompagnato da accese polemiche, la norma che consentiva di derogare al tetto dei 240mila euro lordi annui fissato per la pubblica amministrazione. La deroga avrebbe favorito i dirigenti dei ministeri ma anche i vertici delle forze dell’Ordine.