Domenica 27 Aprile 2025
PIER FRANCESCO
Cronaca

Agli Usa conviene che Meloni torni a casa con un successo

De Robertis Sulle montagne russe, nel senso di luna park e non di Putin. Una settimana fa il viaggio di...

De Robertis Sulle montagne russe, nel senso di luna park e non di Putin. Una settimana fa il viaggio di...

De Robertis Sulle montagne russe, nel senso di luna park e non di Putin. Una settimana fa il viaggio di...

De RobertisSulle montagne russe, nel senso di luna park e non di Putin. Una settimana fa il viaggio di Giorgia Meloni a Washington pareva una montagna da scalare, appunto, poi la situazione si era rasserenata mentre ieri tutto è tornato a complicarsi. La prima a esserne cosciente è la stessa premier, che non si sa per scaramanzia o perché realmente preoccupata, non ha potuto dire di meglio che “faremo del nostro meglio“.La trasferta alla Casa Bianca, la prima di un capo di governo europeo dopo “il giorno della liberazione“, torna a essere così per Giorgia Meloni un viottolo molto stretto, un rischio più che un’opportunità. Incassato il via libera di Ursula von der Leyen e schivata l’accusa di andar là a fare gli affari propri (italiani), ecco che l’ultima porta sbattuta in faccia dal presidente Usa alla Ue non facilita l’incontro. Intendiamoci, di qui a domani tutto può cambiare e da quando la politica internazionale ha iniziato ad assomigliare a qualcosa che sta a metà tra una mano di poker e la trattativa per l’acquisto di tappeti è difficile fare previsioni. Giorgia Meloni ha però dalla sua due fattori importanti. Il primo è che Trump non avrà interesse ad azzoppare con una brutta figura la leader europea che più gli è vicina, e se vuole dividere l’Europa, come vuole, rafforzare la Meloni gli serve. La seconda è che Giorgia Meloni è per gli americani la migliore garanzia anticinese, sia in Italia sia in Europa. E siccome la Cina è il vero spauracchio di Trump far tornare Giorgia Meloni in Europa con qualche tipo di successo sarebbe per loro un vantaggio.Questa la teoria. La pratica, cioé Trump, è però altro. Non resta che aspettare. Pop corn per tutti.