Sabato 20 Aprile 2024

Aggredita mentre fa jogging "Trascinata nel bosco e stuprata"

La denuncia di una 40enne: un ragazzo straniero sui 30 anni l’avrebbe bloccata alle spalle durante la corsa. La chiamata è partita appena lui se n’era andato: "Vi prego, aiutatemi". È stata poi portata in ospedale

La morsa mentre corre in mezzo al verde sfidando il gelo d’inverno. Due mani la afferrano alle spalle, si spostano sul collo. Non riesce a contrastare la forza dell’uomo che la trascina dietro alcuni alberi oltre la pista ciclopedonale e la violenta. Solo quando lui si allontana, la donna, di 40 anni, sotto choc, chiede aiuto al 112 e racconta quanto accaduto. Una storia dell’orrore, denunciata ieri nel primo pomeriggio a Locate di Triulzi, comune a sud di Milano.

La telefonata ai carabinieri arriva un quarto d’ora prima delle 15. "Aiutatemi, sono stata stuprata". A parlare è una voce femminile, quella di un’impiegata quarantenne, dipendente di un ospedale, residente in zona. Ieri poco dopo pranzo decide di andare a correre sulla ciclopedonale tra i prati e arriva vicino alla cascina Nesporedo, sede di un’azienda agricola. Uno spaccato classico del parco agricolo del sud Milano.

Non ci sono altre persone nei paraggi, pare un pomeriggio pigro pronto a scivolare lento verso la sera che precede la vigilia di Natale. Ma qualcuno in realtà c’è: un uomo che potrebbe aver seguito la vittima prima di saltarle addosso oppure che vedendola arrivare si è appostato dietro le sterpaglie. L’aggressione avviene in uno dei pochi tratti della ciclabile non visibili dalla strada, molto trafficata a quell’ora. Stando a quanto la vittima racconterà ai carabinieri, lui la sorprende alle spalle proprio mentre lei fa jogging, la blocca e la trascina in un boschetto.

Lei prova a opporsi ma non può nulla contro la brutalità di lui, che la costringe a un rapporto sessuale completo. Poi scappa via, lasciando la donna in lacrime. Scioccata. La quarantenne chiama il 112, viene soccorsa dalla croce Amica di Basiglio e accompagnata in codice giallo all’ospedale Mangiagalli di Milano. Ai militari descrive il suo aggressore come "un uomo di colore, sui 30 anni".

E adesso è caccia allo stupratore. A indagare, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, con il Raggruppamento investigazioni scientifiche, e della Compagnia di San Donato che hanno passato al setaccio l’area raccogliendo tracce sul luogo della violenza indicato dalla vittima. Potrebbero essere preziose per risalire al dna dell’aggressore.

Transitando sulla pista ciclopedonale capita di incrociare facce senza nome, dirette a ruderi di aziende o alberghi abbandonati, che verranno tutti controllati, insieme ai filmati delle telecamere installate in strada.

Massimiliano Saggese

e Marianna Vazzana