
Manifestazione contro la violenza sulle donne (immagine d’archivio)
Ha tentato di ucciderla in un parcheggio prendendola a bastonate e provando a spingerla nella sua auto dopo averle messo un sacchetto in testa. L’aggressione "selvaggia", come spiegano gli investigatori, è avvenuta in un parcheggio, molto frequentato, di un centro commerciale (ParcoPrato) alla periferia di Prato la mattina di martedì scorso. La vittima è una professoressa di Pistoia, 52 anni, che lavora in una scuola di Prato. La donna è stata salvata dal provvidenziale intervento di tre passanti, tutti stranieri, che hanno rischiato la loro vita per strapparla dalle grinfie del suo aguzzino. A mettere in atto il piano criminale è stato l’ex fidanzato della professoressa, anche lui pistoiese, 35 anni, che lavora in un albergo, arrestato dalla squadra mobile pratese. La vittima ha riportato una prognosi di dieci giorni.
Secondo quanto riferito dalla procura, martedì mattina, in mezzo a decine di passanti, la donna è stata raggiunta dall’ex e colpita con un bastone, costretta a scendere dalla sua auto per essere spinta in quella del suo aggressore che avrebbe anche tentato "di infilarle un sacchetto di nylon in testa con l’intento di soffocarla". In soccorso della donna sono intervenuti un egiziano, un marocchino e una donna magrebina, che passavano per caso dal parcheggio, "sottraendola alla furia" del suo ex sebbene l’uomo avesse in mano un coltello, spiega la procura secondo cui l’intervento dei tre stranieri è stato provvidenziale per "salvarle la vita, mettendo a repentaglio la loro". L’uomo è poi fuggito in auto venendo successivamente intercettato dalla polizia all’ospedale di Pistoia dove era andato a farsi medicare dopo essersi procurato atti autolesionistici con un’arma da taglio. La polizia ha sequestrato a casa dell’uomo un coltello da cucina, "utilizzato per minacciare" i tre stranieri, e nella sua auto un paio di occhiali della vittima.
Per la procura, secondo la ricostruzione fatta dalla vittima e dai tre stranieri, è emersa "la particolare pericolosità e aggressività dell’uomo che nell’estremo tentativo di riallacciare il rapporto sentimentale con la donna", "all’ennesimo rifiuto", "sfogava la sua rabbia con inaudita violenza": la vittima "si è detta convinta che la furia dell’uomo non si sarebbe arrestata fino alle estreme conseguenze". La donna, quindi, temeva per la sua incolumità in quanto gli atti persecutori andavano avanti da tempo. È probabile che l’ex l’avesse seguita nel parcheggio e lì abbia deciso di aggredirla. Secondo quanto appreso, ci sarebbe un video di una telecamera di sorveglianza che ha ripreso la scena. La procura ha attivato subito le procedure previste dal Codice rosso intervenendo immediatamente. "Il provvidenziale e coraggioso intervento dei tre cittadini stranieri, rivelatosi decisivo per salvare la vittima – ha sottolineato il procuratore Luca Tescaroli in una nota –, costituisce un’icastica rappresentazione di integrazione con la comunità italiana".
Il pistoiese è stato arrestato per atti persecutori e lesioni personali aggravate. Il gip ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere. "Il mio assistito è cosciente della gravità di quello che ha fatto – ha spiegato l’avvocato Luca Cipriani che insieme alla collega Azzurra Tatti difende il trentacinquenne –. Per il momento ci siamo astenuti dal chiedere misure alternative, come una detenzione domiciliare con braccialetto elettronico. Attendiamo di incontrare il nostro assistito per studiare le prossime mosse".
Laura Natoli