Mercoledì 24 Aprile 2024

Aggredita dalle amiche La mamma della 13enne "In un attimo ha perso la sua giovinezza"

La donna è stata contattata dai genitori delle altre due ragazze: "Mi hanno detto che sono distrutti, non so chi sta peggio tra noi e loro . Spero che mia figlia possa tornare presto a suonare il pianoforte"

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di Tommaso Papa

MANTOVA

La voce non tradisce emozioni, è quella di una donna forte che resiste anche se all’improvviso è come se la sua vita fosse stata investita da un treno in corsa. La mamma della tredicenne presa a forbiciate da due coetanee a Castelbelforte (Mantova) da quattro giorni non si allontana dall’ospedale dove la ragazza è ricoverata. L’ha raggiunta nei drammatici momenti in cui veniva trasportata in elicottero a Verona dal giardinetto dove era stata colpita (quasi) a morte. Ha sostenuto il marito rimasto come lei annichilito dalla notizia della figlia. Da sabato la famiglia, compresa l’altra figlia ventenne, si dà il cambio per assistere la piccolina di casa.

Intanto ieri le due assalitrici sono state interrogate dal pm presso il Tribunale dei Minori di Brescia, Ilaria Rolfi: quattro ore alla presenza dei legali, in un procedimento penale per tentato omicidio. Le ragazze, che rischiano l’applicazione di misure di sicurezza come l’affido in comunità o la libertà vigilata, avrebbero avuto un atteggiamento definito "collaborativo". Nel merito avrebbero parlato di rancori a lungo covati a scuola e di una loro reazione (eccessiva) per essere state prevaricate dalla compagna. Lei, la vittima dell’aggressione, in ospedale combatte con ferite fisiche e psicologiche.

La ragazza è stata ripetutamente raggiunta dai colpi sferrati dalle sue compagne: ha subito profonde lesioni al collo e alla nuca e, forse e nel tentativo di difendersi istintivamente dalle forbiciate, ha alzato il braccio destro. La lama ha lesionato i tendini. Il lavoro dei chirurghi ha ricucito i tagli ma per la mano, sarà necessario un’altra operazione e una lunga riabilitazione: "Spero che riesca a tornare la ragazza spensierata ed allegra che era fino a sabato mattina" dice la mamma.

Come sta sua figlia?

"Migliora lentamente ma migliora. L’intervento di domenica è stato lungo e pesante ma è andato bene. Ora siamo preoccupati per la funzionalità della mano".

Cosa le hanno detto i dottori?

"Che per ora dovrà stare ferma un mese. Speriamo che la mano torni a posto ma per quello che è successo possiamo considerarci fortunati".

Sua figlia cosa le ha raccontato, come si spiega quello che è avvenuto?

"Lei ricorda tutto, ne ha parlato quando si è svegliata ( oltre ai tagli, aveva subito anche un trauma cranico, ndr). Ci ha detto di essere stata attirata fuori casa con la scusa di andare a fare un giro, poi che quella che l’aveva chiamata e la seconda, una dopo l’altra, hanno iniziato a picchiarla".

Ma come è possibile tanta violenza, c’erano motivi di rancore tra di loro?

"Sono compagne di classe, c’erano periodi in cui si vedevano spesso, altri un po’ meno ma proprio nulla faceva pensare a litigi o peggio".

E dell’ipotesi di una generica invidia verso sua figlia che pensa?

"La trovo incredibile perché è vero che lei è brava a scuola ma non è mai stata vanitosa. Non è una che parla male dei compagni. L’unica cosa certa è che in pochi minuti le sono stati portati via i suoi 13 anni".

Gli insegnanti l’hanno chiamata?

"Sì, abbiamo sentito la scuola. E mi hanno telefonato anche le famiglie delle altre due ragazze, volevano sapere come era andata l’operazione. Mi è stato detto che sono distrutti e non saprei chi sta peggio tra noi e loro".

Della soccorritrice, cosa ha saputo? La signora Annalisa (Zecchetto, ndr) ha dato l’allarme, allontanato le violente, tamponato la sua ragazza ferita...

"È lei ad aver salvato la vita di mia figlia, non finirò mai di esserle grata".

Un’ultima domanda: la sua ragazza pensa già a tornare a scuola? E a quando potrà tornare a suonare il piano?

"Della scuola per ora non si preoccupa e anche noi ovviamente non ci pensiamo. Quanto al piano, ci vorrà tempo ma potrebbe essere la migliore fisioterapia".