Venerdì 11 Luglio 2025
LUCA FIORUCCI
Cronaca

Affoga a tredici anni . Sparisce nel lago alla festa di fine anno

Il ragazzo si trovava vicino a un bacino artificiale a Marsciano. Non sapeva nuotare. È il sesto caso di in soli due giorni.

Riccardo Tascini era appassionato di arti marziali, cintura nera di karate

Riccardo Tascini era appassionato di arti marziali, cintura nera di karate

Lo hanno ritrovato i sommozzatori dei vigili del fuoco a circa quattro metri di profondità, in un laghetto artificiale. Il luogo della festa per la fine della scuola e per l’inizio dell’estate è diventato il luogo della tragedia. A Marsciano, in provincia di Perugia, una nuova vittima è stata strappata alla vita dall’acqua. Una contabilità del dolore, che conta cinque vittime in pochi giorni, nella quale rientrano il sedicenne Aymane Ed Dafali che ha perso la vita nelle acque dei lidi ferraresi, sulla costa di Comacchio, per salvare una coppia di bagnanti, il piccolo Mohamed Erraji annegato a 10 anni nel lago di Bilancino, a Barberino del Mugello, l’11enne morto a al Lido degli Estensi mentre, domenica pomeriggio, faceva il bagno con genitori e il fratellino, e ancora il bimbo di sei anni che ha perso la vita nella piscina di un campeggio al Lido delle Nazioni.

Il 13enne perugino è morto nel terreno di un’azienda agricola del Marscianese, nelle acque di un bacino artificiale. Lì famiglie e studenti di una scuola secondaria di primo grado di Perugia si erano ritrovati per passare insieme una giornata di festa. Dopo pranzo, qualche tuffo e poi l’allarme: Riccardo Tascini non si trovava più. I genitori non riuscivano a intravederlo, con il gruppo degli amici non c’era. Sparito improvvisamente. Adulti e ragazzini hanno iniziato a cercare Riccardo nella zona intorno, puntando anche un piccolo boschetto non troppo distante, ma ogni ricerca è risultata vana. Quando sono stati ritrovati i vestiti del 13enne e il suo cellulare nei pressi del bacino artificiale, il timore che potesse essere in acqua ha preso il sopravvento. A quel punto, sono stati allertati i carabinieri e quindi i vigili del fuoco. Sono stati i sommozzatori, arrivati da Ancona, a fare la drammatica scoperta, recuperando dalle acque del laghetto il corpo dello studente. Inutile qualsiasi tipo di intervento nella speranza di rianimarlo.

Cosa possa essere successo è al vaglio degli inquirenti, la Procura di Spoleto ha aperto un’inchiesta e previsto di effetturare l’autopsia sul corpo del ragazzino per chiarire le modalità del decesso. Se sia stato inghiottito dalle acque del bacino che, in qualche modo, lo potrebbero aver sorpreso, poiché, a quanto è stato possibile appurare, Riccardo non sapeva nuotare, oppure se sia stato colto da un malore. Per questo, come atto dovuto, nel registrto degli indagati potrebbero essere inseriti dei nomi. Da chiarire anche se ci fossero altre persone con lui o se fosse andato da solo a fare il bagno, nel laghetto, nella proprietà in frazione Pieve Caina, su cui si stanno facendo accertamenti per appurare se fosse balneabile o meno e se, eventualmente, il divieto di balneazione fosse adeguatamente segnalato. Mentre proseguono le indagini, la notizia ha segnato due comunità, quella di Perugia, dove il ragazzino viveva con i genitori e i fratelli, e quella di Marsciano, dove l’episodio si è verificato. L’amministrazione di Marsciano "esprime cordoglio e profondo sgomento per la tragedia" avvenuta domenica pomeriggio, e "a nome di tutta la comunità esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia e agli amici del giovane Riccardo."