L'ingresso dell'aeroporto Marconi di Bologna (Dire)
Bologna, 17 novembre 2019 - Come rispondono Bologna e Firenze alla 'rivoluzione' degli aeroporti di Linate e Malpensa? Al 'Guglielmo Marconi' di Bologna non sono ancora attivi i sistemi di controllo che, a breve, saranno introdotti negli scali milanesi, ma è probabile che le nuove tecnologie attireranno l’interesse anche dei responsabili dell’aeroporto bolognese. Per il momento si procede con i controlli tradizionali, quelli introdotti dopo l’11 settembre 2001. Rimane pertanto (tra gli altri) il divieto di portare in cabina liquidi, aerosol e gel in quantità superiori a 100 ml, mentre possono essere caricati in stiva. Liquidi contenuti in contenitori più piccoli di 100ml, possono essere portati con sé solo se chiusi in buste trasparenti e comunque non possono superare il litro totale. Tali restrizioni non si applicano su medicine, prodotti dietetici e per bambini da usare durante il volo.
Il Vespucci punta sugli e-gates
Quanto agli scali toscani, Toscana Aeroporti dà conto dei controlli attualmente in atto negli scali di competenza (Firenze e Pisa) sottolineando che ogni novità, in un sistema normato come quello del trasporto aereo, va introdotta a livello di sistema. Entrambi gli aeroporti si sono dotati di 'E gates', collocati quest’anno con scannerizzazione del passaporto: si è trattato, viene sottolineato, di un notevole investimento di fondi ed energie. I sistemi sono operativi da settembre a Pisa e da ottobre a Firenze. Inoltre vi sono ingressi computerizzati per i controlli di sicurezza: così a Pisa sono scomparse le code alla security, con un aumento pari al 37% di ingressi. Le proposte innovative degli scali più importanti – sostengono dalla Toscana – hanno la loro importanza, ma quello che conta è il quadro normativo di sistema.