Sabato 20 Aprile 2024

Aereo dirottato, le sanzioni Ue contro Minsk

Bruxelles congela tre miliardi di aiuti, "no fly zone" sulla Bielorussia. Spunta video del dissidente arrestato, ha il volto provato. "Ma sto bene"

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di Giampaolo Pioli

L’America e l’Europa vogliono una risposta forte. L’atto di pirateria aerea ordinato dal presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, che domenica scorsa ha costretto all’atterraggio forzato a Minsk un volo RyanAir decollato da Atene e diretto a Vilnius in Lituania per arrestare un giovane attivista dell’opposizione, rischia adesso di avere un effetto boomerang per l’uomo forte che da 26 anni domina nel paese.

America, Germania, Francia, Inghilterra e la stessa Italia insieme agli altri paesi europei dopo aver convocato gli ambasciatori bielorussi nelle rispettive capitali hanno chiesto l’immediata liberazione del giovane leader dell’opposizione, il giornalista Roman Protasevich (ieri è stato pubblicato un video del dissidente arrestato in cui dichiara di stare bene e di "non avere problemi di salute", nonostante il volto presenti segni di percosse).

La commissaria europea Ursula von der Leyen ha già annunciato il congelamento di 3 miliardi di fondi diretti a Minsk "fino a quando la Bielorussia non diventerà democratica…". Sul tavolo del consiglio Europeo c’è la proposta di una “No Fly zone” su tutto il territorio della Bielorussia ma anche il rifiuto di atterraggio dei voli della compagnia di stato Belavia negli scali europei. L’associazione internazionale dei piloti Ifalpa di fronte all’atterraggio forzato del volo Ryanair 4978 per l’intervento dei jet militari bielorussi, che hanno minacciato di abbatterlo con 149 passeggeri a bordo, sostiene che "è stata violata la convenzione di Chicago" che protegge l’aviazione civile a livello mondiale.

La comunità internazionale, America in testa, parla anche di violazione dei diritti umani e chiede un’investigazione indipendente, facendo sapere che le ragioni addotte da Lukashenko e dalle autorità di Minsk sono semplicemente false e ridicole e nascondono un "dirottamento di stato" motivato da ragioni politiche. La Casa Bianca e il segretario di stato Blinken, in queste ore in visita in Medio Oriente dopo il cessate il fuoco tra israeliani e palestinesi, parlano di "atto sconcertante…" e Josep Borrel l’alto rappresentante per la politica estera della UE conferma che si va verso una "risposta forte" che potrebbe colpire con sanzioni sia gli interessi personali di Lukashenko che dei membri del suo governo considerato di fatto "non legittimo" e di fatto spinge per tornare alle urne in modo verificabile e trasparente .

Isolato dall’intera comunità internazionale per quello che il presidente lituano Nauseda definisce un atto di "terrorismo di stato" Lukashenko guarda a Putin alla ricerca di protezione ma il Cremlino resta muto consapevole che una presa di posizione adesso potrebbe complicare i rapporti con gli Usa e l’agenda per il prossimo summit tra Biden e il capo del Cremlino in programma il 15 giugno a Ginevra. La Merkel chiede immediata liberazione del giornalista dissidente. Per la Ue una risposta "molto dura" diventa un atto di credibilità. Lukashenko ha dirottato un aereo partito dalla Grecia e diretto in Lituania coinvolgendo la sicurezza e il diritto di 2 paesi europei sovrani.

Non è solo un capriccio autoritario e il presidente dell’Assemblea europea Sassoli dice "speriamo che la Ue non si mostri come una tigre di carta…".