Firenze, 18 settembre 2023 – “Questo è il momento del cordoglio e del dolore e come Forza armata ci stringiamo alla famiglia di Laura. Proviamo tanta tristezza e sgomento per quello che è accaduto". Il generale Urbano Floreani, comandante dell’Istituto di Scienze militari aeronautiche di Firenze, è stato pilota delle Frecce Tricolori e nel 2002 ha vissuto un episodio analogo a quello di San Francesco al Campo.
Generale, un lutto che ha colpito non solo l’aeronautica, ma anche tutto il Paese.
"Ho volato dal 2000 al 2005 con le Frecce tricolori. Ora come allora c’è un legame fortissimo con il Paese. Ecco perché tragedie come queste ci feriscono doppiamente. Siamo vicini alla famiglia di Laura, non possiamo non essere toccati umanamente dall’accaduto".
Cosa è successo sui cieli di Caselle?
"Il velivolo ha avuto un bird strike . Quello che è successo è stato ben visibile. Il pilota ha avvertito un calo repentino di potenza. Impatti con volatile se ne verificano piuttosto spesso. E non sempre sono pericolosi; a volte sul blindovetro o sul tettuccio, sul musetto o sui piani di cosa. La pericolosità dipende anche dal tipo di specie. Anche quando entrano nella presa d’aria non sempre danneggiano le parti meccaniche. Questo non è stato purtroppo il caso".
Ma come si reagisce in una situazione d’emergenza come questa?
"Io stesso sono stato testimone di un incidente simile a Rivolto nel 2002. Ero in volo con la prima sezione: il pilota numero nove ha avuto lo stesso tipo di incidente. Il suo motore si è spento, e non ha potuto far altro che eiettarsi. Purtroppo in queste situazioni, decollo o atterraggio, la quota è bassa e la velocità anche".
A bassa quota cosa si può fare?
"Non incide solo la bassa quota, ma anche la velocità. Non c’è il tempo per tentare una procedura completa di riaccensione, sempre che questa funzioni perché se ci sono danni al motore non c’è niente da fare. Non c’è tempo neanche di sfruttare una eventuale energia legata alla velocità per salire di quota. Se si guarda il filmato da quando c’è stato il calo di spinta, il pilota ha compiuto la sua azione di emergenza e poi ha solo pensato a puntare il muso dell’aereo verso una zona disabitata. E così ha fatto, se si vede anche il percorso dall’alto e poi ha iniziato la sua procedura di eiezione. Purtroppo è successo quello che non sarebbe dovuto accadere". Il pensiero va alla bambina.
"Tutti i nostri pensieri ora sono per Laura e la sua famiglia. Questo è il momento del cordoglio e della tristezza. Ci sono situazioni che non sono governabili. E ci sono fatalità neanche prevedibili. La formazione si stringerà intorno al pilota, la Forza armata lo sosterrà in questo momento difficile per tutti".