di Alessandro Farruggia Londra ha paura della variante Delta, l’ex variante indiana che è al 60% più contagiosa. Per questo la Gran Bretagna decide di rinviare il Freedom Day – la grande riapertura del Paese – "fino a quattro settimane", dal 21 giugno al 19 luglio. Un check up è stato fissato tra due settimane. Ad annunciarlo è stato il premier Boris Johnson. "Siamo molto preoccupati per questa variante che si sta diffondendo più velocemente del previsto rispetto alla roadmap di febbraio – ha ammesso il premier –. I casi crescono in Inghilterra di circa il 64% a settimana e aumentano i ricoveri, inclusi quelli in terapia intensiva. Serve più tempo per dare al servizio sanitario nazionale qualche settimana in più per somministrare i vaccini a chi ne ha bisogno. Entro il 19 luglio saranno completamente vaccinati due terzi della popolazione adulta britannica. Sulla base di quanto vediamo ora, ho fiducia che il 19 luglio sarà la data definitiva per il sollevamento delle ultime restrizioni". Secondo alcune simulazioni del Scientific Pandemic Influenza Group on Modelling (SPI-M) committee fornite a Downing Street, il numero di vittime potrebbe raggiungere tra fine giugno e inizio luglio il picco della prima ondata, attorno a quota 1.400-1.500 morti al giorno, con 50-60mila positivi al giorno. Sui social media giravano anche stime che parlavano di cifre stratosferiche, attorno a 4mila morti al giorno. Ma di questo non c’è alcuna conferma. "Da quattro settimane la Gran Bretagna è nuovamente in una fase di crescita esponenziale dei contagi, con un tempo di raddoppio di circa sette giorni – conferma lo statistico Giovanni Sebastiani, ricercatore del Cnr –. Il problema è che noi non stiamo sequenziando il virus. Dovremo sequenziare di più e testare di più per individuare qualunque tipo di eventuale variante ‘cattiva’ che possa svilupparsi, invece non ...
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