EVA DESIDERIO
Cronaca

Addio allo stilista di Moschino. La nomina e la grande occasione. Muore a 46 anni dopo un’operazione

Dopo gli incarichi in Gucci, Davide Renne era diventato direttore creativo della maison milanese A febbraio avrebbe presentato la sua prima collezione. Il ricovero in ospedale per problemi cardiaci.

Addio allo stilista di Moschino. La nomina e la grande occasione. Muore a 46 anni dopo un’operazione
Addio allo stilista di Moschino. La nomina e la grande occasione. Muore a 46 anni dopo un’operazione

Una felicità durata troppo poco. E testimoniata dalla foto – pubblicata sul suo profilo Instagram pochi giorni fa – del portone rosso della sede storica di Moschino in via San Gregorio a Milano. Una gioia che Davide Renne aveva voluto condividere col mondo e soprattutto con gli amici, tanti, che gli hanno voluto bene. Nominato direttore creativo delle collezioni donna di Moschino il 16 ottobre scorso, in servizio solo dal 1 novembre, ieri il suo cuore giovane e felice non ha retto e lo ha tradito proprio in questo periodo per lui di massima felicità.

Perché Davide era orgoglioso di riprendere l’eredità del grande e indimenticato Franco Moschino e di confrontarsi con la sua moda e le sue idee brillantissime e cariche di valori fin dalla sua prima sfilata che sarebbe stata a febbraio 2024 per Milano Moda Donna. Felici tutti della sua nomina in Aeffe anche tutti i critici di moda che in tanti anni lo hanno seguito e apprezzato, specie nel lungo periodo da Gucci quando è stato il braccio destro di Alessandro Michele e poi, nel difficile passaggio dalla fine della sua direzione creativa ormai un anno fa, quando Davide col suo staff ha curato splendidamente la sfilata Gucci Cruise a Seoul e quella ufficiale donna febbraio scorso a Milano.

Un uomo solare, semplice nel senso più bello del termine, uno che si era fatto da solo, che aveva lavorato tanto e sempre bene, uno stilista onesto e leale, mai un passo troppo avanti, mai un eccesso di visibilità. Poi la fine del rapporto di lavoro col Gruppo Kering (un vero peccato secondo molti fashion editor internazionali e italiani) e l’arrivo della bella proposta come creativo del nuovo Moschino da parte del Gruppo Aeffe, di Alberta e Massimo Ferretti, anche loro affranti dalla notizia della morte a solo 46 anni, un’età bellissima in cui finalmente Davide Renne stava raccogliendo i frutti dolci del suo lavoro di stilista, i semi della sua bella fantasia erano sbocciati in una maison che certo lo apprezzava per la sua bravura e lo aveva accolto con rispetto e affetto.

Perché questo eterno ragazzo nato a Follonica e laureato al Polimoda di Firenze, ti strappava il bene per il suo buon senso, la bravura, l’allegria, il suo essere felicemente una persona normale ma piena di sogni. Aveva tanti amici anche tra i colleghi, cosa rara in un mondo spesso di iene, ma Renne ti strappava l’anima col suo carattere aperto, la sua voglia di vivere, la sua lealtà, la sua discrezione.

Adesso la moda perde un figlio, nobile di animo e di esperienze, appassionatissimo del suo lavoro, rispettoso sempre, anche quando sarebbe stato facile fare dell’ironia o della cattiveria per la mancanza di rispetto che alcuni gli hanno portato. Ma questa è la vita, anche quella di uno stilista che non può più sognare la ’sua’ passerella di direttore creativo di Moschino.