Venerdì 19 Aprile 2024

Addio a Thích Nhat, il monaco buddista portò lo zen nel mondo

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Stella del buddismo che ha illuminato l’Oriente e l’Occidente e ha unito l’uomo interiore a quello esteriore, la cui fama nel mondo buddista contemporaneo è (forse) seconda solo a quella del Dalai Lama: Thich Nhat Hanh si è spento a 95 anni nel suo Vietnam, in assoluta serenità, così come aveva vissuto. Come influente maestro di meditazione ispirò il movimento del Mindfulness, come pacifista fu amico ed esempio per Martin Luther King, come uomo di compassione fondò l’Ordine dell’Interbeing (letteralmente, dell’essere fra gli altri), che accomuna monaci e laici buddisti nella carità e in aiuto alle vittime di tutte le guerre, fondando la rete di monasteri Plum Village, il più grande dei quali, nel sud della Francia, è il maggiore monastero buddista in Occidente con oltre 200 monaci e 10.000 visitatori l’anno. Meditazione e consapevolezza unite a compassione e carità: una sintesi fra interiorità e azione che egli stesso, nel suo libro "Vietnam: Lotus in a Sea of Fire" del 1967, definì "Buddismo impegnato".