Aborto Marche, il ginecologo obiettore: "Accuse false, ora basta. Nessuno nega i diritti"

Intervista a Claudio Cicoli, primario del reparto di Ginecologia degli ospedali Marche Nord

Il ginecologo Claudio Cicoli

Il ginecologo Claudio Cicoli

Claudio Cicoli è primario da 11 anni del reparto di Ginecologia degli ospedali Marche Nord (Pesaro e Fano).

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Dottore, ha contestato sui social le parole della Ferragni. È sempre dello stesso parere?

"Certo, mi ha offeso. Ha equiparato i medici marchigiani a servi del potere, a marionette agli ordini della destra che guida la Regione. Saremmo tutti impegnati nelle Marche a non far abortire le donne. Mi chiedo come una persona che vive di comunicazione possa abbandonarsi a parole senza alcun senso".

Ci sono donne che hanno dovuto girovagare diversi ospedali nelle Marche per trovare quello disposto a interromperle la gravidanza all’undicesima settimana.

"Ammettiamo che la testimonianza sia genuina: vanno puniti disciplinarmente quel primo, secondo e terzo medico che hanno respinto la donna".

Cosa avrebbero dovuto fare?

"Prendere in carico la richiesta della signora. Se all’ospedale di Fermo ci sono tutti obiettori, non vuol dire che si devono disinteressare delle donne che intendono abortire. Non sono pacchi. Dovevano aprire il fascicolo e contattare i reparti di Macerata, Ancona, Pesaro o Ascoli e qualunque altro ospedale per indirizzare la richiedente dove avrebbe ottenuto il servizio".

È vero che gli aborti nelle Marche stanno diminuendo?

"Falso. Nei primi 8 mesi di quest’anno, abbiamo avuto nel mio reparto di Marche Nord 102 aborti di cui 27 farmacologici. Nel 2021, 104 aborti".

Quando le si presenta una donna intenzionata ad abortire, lei come si comporta?

"Le spiego i metodi, ma prima cerco di capire i motivi e di trovare dei punti di dialogo".

Per farle cambiare idea?

"Quando ritorna dopo l’obbligatoria finestra di 7 giorni di riflessione e mi dice che terrà il bambino, io l’abbraccio felice".

In quante fanno il passo indietro dopo il colloquio?

"Tre su 10".

E a quelle 7 che abortiscono cosa dice?

"Che avranno la migliore assistenza possibile".

Lei è obiettore?

"Sì, perché io amo la vita".

E i suoi colleghi non obiettori la odiano?

"No, hanno solo un’etica diversa dalla mia".