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Bende e drenaggio non gli hanno impedito di sorridere. "Hai visto quanti regali ho ricevuto, papà? Mi hanno fatto guardare pure i cartoni animati". Tamin, 6 anni, oggi avrebbe cominciato la scuola elementare se un folle non l’avesse accoltellato mentre camminava con papà e mamma. Tamin è una delle 5 persone ferite sabato a Rimini da Somane Duula, 26enne somalo arrivato in Italia da pochi mesi. Secondo gli inquirenti "ha rischiato di fare una strage". L’africano ha accoltellato prima le due donne controllori che gli avevano chiesto il biglietto sul bus, e poi, durante la folle fuga a piedi, altre due donne, una 27enne di Pesaro e una 77enne di Grugliasco, infine il piccolo Tamin, figlio di una coppia del Bangladesh che vive a Poggio Torriana, un comune del Riminese. L’aggressore è stato fermato e arrestato dopo un’autentica caccia all’uomo della Polizia, che l’ha inseguito per cinque chilometri con una trentina di agenti. Allarme sottovalutato: bufera politica Lamorgese: "Un fatto gravissimo" Tamin è quello che ha rischiato di più, tra i feriti. Il somalo l’ha aggredito alle spalle, non con il coltello ma con un paio di forbici. Il colpo gli ha reciso la carotide. Il bambino è stato operato d’urgenza sabato sera all’ospedale Infermi di Rimini dall’équipe guidata dai primari Salvatore Tarantini (chirurgia vascolare) e Vincenzo Domenichelli (della chirurgia pediatrica). Gli è stata ricostruita la carotide, ieri mattina è tornato sotto i ferri per un secondo intervento di rifinitura. "Le operazioni sono riuscite bene", dice Tarantini. A breve Tamin lascerà la rianimazione, dov’è tuttora in osservazione, e sarà trasferito in un altro reparto. "Non vediamo l’ora di riportarlo a casa", dice il papà, Sunny. Che ha fatto la notte in ospedale per stare vicino al figlio. Ieri gli sono rimasti sempre accanto nella notte anche il sindaco di Rimini, ...
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