Domenica 20 Luglio 2025
LUCIA GENTILI
Cronaca

Accoltellata e uccisa in strada. Il killer ha atteso la sua morte seduto

Macerata, l’ex marito ha seguito la donna in monopattino prima di aggredirla: colpi di lama e calci . La cugina della vittima: "Aveva già minacciato Gentiana e aveva anche provato a cacciarla di casa".

Il corpo di Gentiana Hudhra, 45 anni, coperto da un telo. Sul luogo dell’omicidio ieri sono stati portati molti fiori e lasciati numerosi messaggi

Il corpo di Gentiana Hudhra, 45 anni, coperto da un telo. Sul luogo dell’omicidio ieri sono stati portati molti fiori e lasciati numerosi messaggi

"Lo dovevo fare per salvare la vita dei miei figli". Queste le parole di Nikollaq Hudhra durante l’interrogatorio, prima di essere portato nel carcere di Montacuto. Il 55enne di origini albanesi che sabato sera ha ucciso a coltellate l’ex moglie 45enne Gentiana Hudhra a Tolentino, in provincia di Macerata, ha fornito completa confessione riferendo di ritenere l’ex coniuge un pericolo per sé e per i loro ragazzi, di 21 e 23 anni. Ha detto infatti di essere convinto che lei stesse avvelenando lui e i figli. È stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Tolentino con l’accusa di omicidio premeditato. Il pm Enrico Riccioni ha contestato all’omicida le aggravanti del vincolo del coniugio, della premeditazione e della crudeltà. Oggi la Procura chiederà la convalida e sempre oggi sarà effettuata l’autopsia dal medico legale Antonio Tombolini. Dalle prime ricostruzioni, le coltellate sarebbero state tra sette e dieci, nella parte alta della schiena, al collo e alle spalle. Sferrate con un coltello da cucina con una lama di 18 centimetri. Questo è stato sequestrato insieme agli abiti intrisi di sangue, alla sua auto – anche per vedere se all’interno c’è una scatola con il set di coltelli che lui dice di aver comprato apposta poco tempo fa – e il cellulare. La dinamica è chiara, ma bisogna chiarire la capacità di intendere e di volere dell’uomo, anche se lui dice di essere "sanissimo".

L’uomo ha chiesto di parlare con i figli, ma per lo stato d’animo gli inquirenti hanno preferito rimandare l’incontro. Per i ragazzi è scattato il supporto psicologico tramite Asl e servizi sociali. La scena dell’altra sera è stata agghiacciante. Nikollaq sapeva che la donna, di professione badante, si sarebbe recata a lavoro passando per viale Benadduci, e si è appostato nei paraggi. L’ha seguita con un monopattino e poi l’ha aggredita. "Ho sentito un urlo e mi sono affacciato alla finestra – racconta un ragazzo che abita nel palazzo di fronte al luogo del femminicidio, che ha ripreso l’episodio con un video –. Ho visto una donna a terra, in una pozza di sangue. L’uomo, nonostante lei fosse già esanime, le ha dato un calcio fortissimo in testa. Continuava a camminare intorno a lei e a insultarla dicendole cinque-sei volte: ‘Muori putt…’". E poi si è messo a sedere sulla panchina tranquillo, come niente fosse. Una voce dal bar ha detto: ‘Ammazzatelo!’. Ma un’altra ha aggiunto: ‘Ha un coltello non avvicinatevi’".

Ora gli amici di famiglia stanno facendo da "scudo" per i due figli; si sono stretti a loro nella casa dove abitavano con la madre per dare supporto e vicinanza. "Lui aveva già minacciato Gentiana. Un paio di volte aveva provato a cacciarla di casa cambiando la serratura, ed erano intervenuti i carabinieri", ha detto la cugina della badante. Sul luogo dell’omicidio sono stati portati fiori e messaggi e ieri sera il gruppo "Mai più sta’ zitta" ha posizionato uno striscione "per dire basta alla violenza. L’amministrazione comunale ha deciso, in segno di rispetto e cordoglio, di proclamare il lutto cittadino nella giornata in cui verrà celebrato il funerale.