Accoltella la ex e il compagno La giudice disse ’no’ al carcere

Anni di minacce e terrore, la richiesta vana del pm. La gip: è sufficiente. il divieto d’avvicinamento

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Accoltella l’ex moglie sotto casa, si fa 30 chilometri per vendicarsi contro l’uomo, un albergatore, che secondo lui aveva una relazione con la donna, colpendolo più volte. Entrambi sono ricoverati in gravi condizioni, mentre guarirà in 30 giorni la sorella dell’albergatore, pure lei ferita. Un’escalation di terrore e violenza quella che ha visto protagonista ieri Pellumb Jaupi. E che poteva essere evitata. L’aggressore, un albanese di 53 anni che non si era mai rassegnato al divorzio del 2020, aveva reso impossibile la vita all’ex moglie, di due anni più giovane, minacciandola, perseguitandola e picchiandola. La donna, per sfuggirgli, per alcuni mesi era scappata all’estero. Ecco perché, nel novembre scorso, il pm Davide Ercolani aveva chiesto l’arresto per lui. Ma la gip Benedetta Vitolo si era limitata a disporre il divieto di avvicinamento alla donna considerando che l’uomo era incensurato "e dotato di sufficiente autocontrollo per rispettare il provvedimento". Nulla di tutto questo. Ieri Jaupi ha aspettato l’ex sotto casa a Morciano (a una trentina di km da Rimini) e l’ha accoltellata al petto. Poi è arrivato a Rimini, nell’hotel gestito dall’uomo che riteneva essere il nuovo compagno dell’ex. Ha finto di essere lì per cercare lavoro, poi ha iniziato a inveire contro di lui ("Mi hai rovinato la vita") e l’ha colpito più volte. Ferita anche la sorella dell’albergatore. L’uomo è in carcere con l’accusa di tentato duplice omicidio. Lunedì sarebbe iniziato il processo per stalking. Ora dovrà rispondere di accuse ben più gravi.

Manuel Spadazzi