Accise mobili contro il caro-benzina Diesel, aiuti agli autotrasportatori

Slittano a domani le misure contro gli aumenti del carburante. Si punta a una riduzione di 15 centesimi al litro

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di Antonella Coppari

Il governo si prende altre 24 ore per mettere a punto il piano anti-crisi. Il nodo da sciogliere resta quelle delle risorse con cui finanziare misure per alleggerire il caro-bollette, calmierare il prezzo dei carburanti e sostenere le imprese. Per capirci: anche l’entità del calo del costo di benzina e diesel annunciato ieri dal ministro Roberto Cingolani – dieci o quindici centesimi al litro – è legato a doppio filo ai fondi reperibili. Il premier Mario Draghi e il ministro Daniele Franco restano contrari a un nuovo scostamento di bilancio così, dopo l’ennesima giornata di riunioni, oggi in consiglio dei ministri verrà definita la road-map dell’uscita dall’emergenza Covid. Domani pomeriggio ce ne sarà un altro con il decreto taglia prezzi – su cui sono ancora al lavoro il ministero dell’Innovazione e quello dell’Economia – e le altre misure per fronteggiare l’impatto della guerra in Russia, compreso il nuovo intervento per l’accoglienza ai rifugiati.

Il premier – pressato anche dai partiti – ha fretta di lanciare un primo segnale a famiglie e imprese, anche se il grosso degli interventi arriverà dopo il 24, quando cioè sarà messa a punto una strategia comune europea.

Per ridurre il prezzo di benzina e diesel, l’esecutivo pensa all’accisa mobile, un meccanismo introdotto con la finanziaria del 2007 che consente di destinare al taglio delle accise gli incassi Iva non previsti perché legati all’aumento dei carburanti. I calcoli sull’extra-gettito sono ancora in corso: l’obiettivo è quello di abbassare di 15 centesimi il prezzo per due mesi, in attesa di vedere le evoluzioni del mercato. Ma con le difficoltà economiche crescono le esigenze: ieri in un vertice a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Roberto Garofoli, il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e la viceministra Teresa Bellanova si è ragionato su una norma ad hoc per gli autotrasportatori. La viceministra spinge per inserire nella misura alcuni punti del protocollo d’intesa illustrato alle associazioni, come il rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante tra gli autotrasportatori, la committenza e i costi indicativi di riferimento, aggiornati trimestralmente dal Ministero, da rendere obbligatori per i contratti non scritti. Probabile anche l’eliminazione per il 2022 del contributo dovuto dal settore all’autorità di regolazione dei trasporti.

Per le bollette di luce e gas resta sul tavolo l’idea di rafforzare la rateizzazione così come quella di alzare il tetto Isee per il bonus sociale, in attesa che la Ue concordi tetti di prezzo sull’energia. I fondi però scarseggiano: complesso un nuovo intervento sugli extra-profitti delle società energetiche, che però servirebbe a finanziare subito le nuove misure in materia. Il ministro del lavoro Orlando annuncia che si valuta di usare la "cassa per transizione" per aiutare le imprese colpite dal caro energia e intanto scrive a Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro, Inapp e Anpal per chiedere di ridurre i consumi in tutte le loro sedi.

Nel frattempo, il ministro dello sviluppo Giorgetti affina le sue proposte: chiede di dare più poteri a Mr Prezzi, con multe fino a 5mila euro alle attività che non sappiano spiegare, entro 10 giorni i rincari così come un fondo di 800 milioni per i ristori e un miliardo da destinare al rifinanziamento del fondo di garanzie Pmi. Il provvedimento dovrebbe anche contenere due voci dai costi limitati. Vale a dire, l’eliminazione dell’antivirus russo Kaspersky dalla Pubblica amministrazione e il rafforzamento della Golden power: si dovrebbe portare a regime l’attuale campo di azione ma anche dare maggiori possibilità di controllo alle amministrazioni sulle operazioni aziendali sul 5G.