Martedì 23 Aprile 2024

Abusi, la nuova versione del carabiniere infedele: "La caserma sapeva"

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"Dentro la caserma tutti sapevano. Si finiva gli arresti e si andava a mangiare insieme, quindi tutti dovevano sapere, fino al comandante". È il j’accuse nei confronti di colleghi e superiori di Giuseppe Montella (foto), l’appuntato della caserma Levante di Piacenza arrestato insieme ad altri cinque carabinieri per gravi reati come traffico di droga, tortura e estorsione nell’estate del 2020. L’’inchiesta Odysseus ha portato anche al sequestro dell’intera stazione dell’Arma, mai successo prima in Italia. Oggi è in calendario un’udienza per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato e Montella, ritenuto il capo del gruppo, potrebbe fare nuove dichiarazioni. Sulle violenze agli arrestati, Montella racconta invece di schiaffi e botte, ma respinge l’accusa di pestaggi sistematici. Ma proprio le presunte torture sono tra gli episodi più pesanti finiti a processo e sui quali difese e accusa dovranno confrontarsi non appena entrerà nel vivo la discussione.