Martedì 16 Aprile 2024

Abusi, Andrea attacca "Voglio giudici popolari"

I legali negano le accuse: "L’istanza? Mossa mediatica. Il principe non era un amico . del finanziere e della Maxwell"

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LONDRA

Il principe Andrea ora nega persino di essere stato un frequente visitatore del defunto finanziere Jeffrey Epstein e un amico stretto della sua ex fidanzata Ghislaine Maxwell, nella memoria difensiva contro Virginia Giuffre, la 38enne che lo ha trascinato in tribunale a New York accusandolo in una causa civile di averla abusata tre volte quando aveva 17 anni: nelle residenze di Epstein nella Grande Mela e nelle Isole Vergini americane, nonché a Londra nella casa della Maxwell. E chiede di essere giudicato da una giuria popolare, istanza ritenuta solo "una mossa mediatica" dai legali della Giuffre, che aveva già chiesto la stessa cosa. Una linea difensiva che, a 10 giorni dall’inizio del Giubileo di platino della regina Elisabetta, rischia di mettere ancora di più in imbarazzo Buckingham Palace, che recentemente ha cercato di prendere le distanze dal caso, privando il duca di gradi od onori militari.

La memoria dei legali del principe tende a ‘smontare’ il castello accusatorio insistendo su una serie di smentite che appaiono fragili. Si "nega" l’affermazione di Giuffre secondo cui Andrea era un caro amico di Maxwell. A proposito di una fotografia che ritrae il reale con il braccio intorno alla sua accusatrice sorridente, con Maxwell sullo sfondo, si afferma di non avere informazioni sufficienti per ammetterne o smentirne l’esistenza. Nella memoria inoltre il principe "ammette di aver incontrato Epstein intorno al 1999", ma nega di aver partecipato a qualsiasi abuso. È probabile che il team di Andrea proverà a dire che la ragazza era una complice di Epstein e Maxwell, per conto dei quali reclutava le ragazze che finivano nella rete del magnate e della sua sodale. Ma rispetto invece all’accusa diretta di aggressione sessuale, gli avvocati del duca potrebbero anche chiedere che la corte prenda in considerazione anche la possibilità del consenso sessuale (che nello stato di New York è dai 17 anni).