Martedì 23 Aprile 2024

Aborto, l’Arizona fa infuriare Biden

PHOENIX

Divieto totale di aborto in Arizone. Lo ha stabilito il giudice Kellie Johnson (Corte superiore della contea di Pima) riattivando per sentenza – in seguito alla decisione della Corte suprema degli Stati Uniti di negare il diritto costituzionale all’aborto – la legge vigente nel 1864. La normativa di 158 anni fa comporta un autentico disastro giudiziario-sanitario. "Se questa decisione sarà confermata, il personale sanitario rischierà fino a cinque anni di carcere se adempirà al proprio dovere di diligenza; le sopravvissute allo stupro e all’incesto sarebbero costrette a sopportare i figli dei loro aggressori; e le donne incinte con problemi di salute si troverebbero di fronte a terribili rischi", afferma la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. Questa scelta "catastrofica" e "pericolosa" riporterà le donne dell’Arizona "a un’epoca in cui l’Arizona non era neanche uno stato", paventa la nota. Secondo il New York Times, anche se l’aborto era rimasto legale in Arizona dopo la decisione della Corte Suprema, di fatto non era già più praticabile a causa della strategia attendista di medici e clinici alla luce del caos normativo, ora ulteriormente peggiorato.