Mercoledì 24 Aprile 2024

"A folle velocità da ubriaco" Arrestato il turista tedesco

Alla guida di un motoscafo ha travolto e ucciso una coppia su una barca. Viaggiava a 20 nodi, il limite era di 5. Ieri si è consegnato al Brennero

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di Beatrice Raspa

Il conducente del Riva Acquarama che il 19 giugno ha travolto e ucciso sul Garda Umberto Garzarella, 37 anni, di Salò, e la compagna Greta Nedrotti, 25 anni, di Toscolano, si è macchiato di "violazioni così macroscopiche, da rivelare un’assoluta incuranza e uno spavaldo disprezzo per la sicurezza del traffico navale e per la pubblica incolumità".

Così ha scritto il gip di Brescia Andrea Gaboardi nelle 14 pagine di ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Patrick Alexander Kassen, il 52enne tedesco che al momento dell’impatto era ai comandi del motoscafo pirata ed è indagato insieme al proprietario per omicidio plurimo e omissione di soccorso. La Procura, che sta vagliando la posizione dell’amico tuttora libero, nei confronti di Kassen aveva chiesto un arresto europeo – i turisti erano rientrati in Germania subito dopo l’incidente – approvato dal tribunale di Brescia e che attendeva la pronuncia della Corte d’appello di Monaco. Ieri mattina il destinatario della misura si è costituito. I carabinieri lo hanno prelevato al Brennero, a Vipiteno, mentre era in auto con il suo avvocato, Guido Sola del Foro di Modena, e lo hanno portato in cella a Brescia. "La giustizia funziona, il nostro impegno era doveroso per onorare Umberto e Greta", ha detto il procuratore Francesco Prete. Agli atti dell’inchiesta c’è il video di un’abitazione di San Felice, nel golfo di Salò, che ha immortalato lo schianto. Il filmato mostra la barchetta di Umberto e Greta – la luce bianca regolamentare accesa – che galleggiava quando alle 23.24 è stata travolta da un’imbarcazione più grande sopraggiunta a forte velocità. Per la Guardia Costiera a 20 nodi, e nel Garda il limite in quei giorni era di 5 nodi, oggi addirittura di 3. Il Riva è saltato letteralmente sopra il gozzo, si è sollevato vistosamente dal lago, è planato in acqua metri più avanti e ha proseguito la corsa senza decelerare fino a Salò. Umberto è morto sul colpo, dilaniato. Greta si ipotizza sia annegata. Per il gip il Riva si muoveva pure sprovvisto di radar e con i fanali bianchi di manovra accesi, da usare solo in porto e vietati durante la navigazione notturna perché riducono la visibilità. Il conducente era in "conclamato stato di ubriachezza".

"La smodata e irresponsabile assunzione di alcol da parte dei due amici" si legge nelle carte, provata da video, testimonianze e certificati sanitari, è iniziata alle 15.12 del pomeriggio, è proseguita fino a tarda notte tra Champagne, prosecchini, birre, limoncelli, vino, voodka, in un "vero e proprio crescendo etilico" terminato ben oltre la sciagura. Tanto che i due dopo l’ormeggio - alle 23.33 un video della nautica Arcangeli di Salò mostra Kassen non reggersi in piedi e precipitare nel lago – hanno continuato le bevute al bar. Kassen, la cui personalità mostrerebbe "inquietanti tratti antisociali" e "spavalda sconsideratezza", è peraltro l’unico ad avere accettato l’alcoltest, e a 14 ore dai fatti presentava un tasso alcolemico di 0,29 gl, "compatibile con uno stato di severa intossicazione al momento del sinistro".