Roma, 24 aprile 2021 - Domenica 25 aprile, in occasione della festa della Liberazione, le regole attualmente in vigore per il contenimento del Coronavirus non cambiano. Non ci sarà quindi un inasprimento delle restrizioni, in attesa del cambio di colore di lunedì 26 aprile. Rimangono perciò validi gli stessi divieti, in particolare sugli spostamenti, che fino alla settimana prossima saranno ancora vietati tra regioni diverse.
Spostamenti tra regioni gialle, arancioni e rosse dal 26 aprile: le nuove regole
Cosa si potrà fare dal 26 aprile
Bollettino Coronavirus del 25 aprile
Vediamo cosa si può e cosa è vietato fare il 25 aprile:
Regole 25 aprile in zona arancione
Nelle regioni arancioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, Province autonome di Bolzano e Trento) resteranno validi le seguenti restrizioni.
25 aprile, supermercati e negozi: guida alle aperture
Spostamenti
È consentito muoversi all’interno del proprio comune senza autocertificazione, fermo restando il coprifuoco tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti verso altri comuni (e quindi anche quelli verso altre regioni e province autonome) invece sono autorizzati esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Per gli abitanti di comuni con meno di 5.000 abitanti ci si può spostare entro i 30 km dal confine del proprio comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione o provincia autonoma), anche per visite a parenti e amici, con il divieto però di raggiungere capoluoghi di provincia. È consentito anche il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione
Visite parenti e amici
È consentito a un massimo di due persone spostarsi verso un’abitazione privata una sola volta al giorno, ma sempre all'interno del proprio comune. Non rientrano nel conteggio delle due persone eventuali figli, se minori di 14 anni, e persone disabili o non autosufficienti con cui si convive.
Negozi, bar e ristoranti
Anche per quanto riguarda gli altri aspetti restano valide le restrizioni in uso. Rimangono chiusi i bar e i ristoranti, che riapriranno dal 26 aprile, per i quali è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio. È poi vietato l’accesso ai luoghi della cultura, musei, cinema e teatri. Al di là del 25 aprile, solitamente giorno di chiusura per festività, per i negozi al dettaglio, non ci sono limitazioni specifiche, tant'è che sono numerosi i commercianti che hanno già annuciato di rimanere aperti la prossima domenica. Restano invece chiusi i centri commerciali, come normalmente succede durante i weekend arancioni, ad eccezione di supermercati, farmacie, parafarmacie e tabacchi al loro interno.
Regole 25 aprile in zona rossa
Queste le restrizioni attive il 25 aprile in Puglia, Sardegna e Valle D’Aosta, le uniche tre regioni italiane al momento in rosso.
Spostamenti
In zona rossa ci si può spostare esclusivamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità, dichiarati nell’autocertificazione. È sempre possibile il rientro alla propria residenza, domicilio e abitazione. Anche il raggiungimento delle seconde case, ubicate dentro e fuori regione, resta consentito. Vietate invece le visite agli amici e parenti autosufficienti, e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
Altre regole
Festa della Liberazione a parte, restano chiusi i negozi, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di beni di prima necessità individuati nell’allegato 23 del DPCM 2 marzo, così come i luoghi della cultura. Per ristoranti e bar saranno consentiti come sempre solamente asporto e consegna a domicilio.