Reggio Calabria, 26 maggio 2014 - La Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria ha emesso la sentenza del processo sulla faida di San Luca, che per anni ha visto contrapposte i clan Pelle-Vottari e Nirta-Strangio, culminata con la strage di Duisburg del 15 agosto 2007, nella quale furono uccisi sei giovani originari di San Luca.

La Corte ha confermato 6 ergastoli. Per Giovanni Strangio, ritenuto l’ideatore ed uno degli esecutori materiali della strage di Duisburg, in Germania, nel ferragosto 2007. Il carcere a vita anche per Giuseppe Nirta, detto ‘Peppe u versu’; Francesco Pelle, detto ‘Ciccio Pakistan’; Francesco Nirta; Sebastiano Vottari, detto ‘il Professore’, e Francesco Vottari, detto ‘Ciccio u Frunzu’.

Mentre i giudici hanno assolto dal reato di omicidio (ai danni di Bruno Pizzata) due imputati, entrambi condannati invece per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso: Giovanni Luca Nirta (il marito di Maria Strangio, uccisa nella “strage di Natale”), per il quale la pena scende dall’ergastolo a 14 anni di reclusione, e Sebastiano Romeo (per lui la pena diventa di 12 anni di carcere).

Assolto da tutte le accuse, invece, Antonio Carabetta, che in primo grado era stato condannato a 9 anni di reclusione.

Confermata invece l’assoluzione per Luca Liotino, per il quale la Procura aveva proposto appello.

Sconto di pena di un terzo per Antonio Pelle, classe 1988, la cui condanna scende da 18 a 12 anni. La Corte ha quindi accolto solo parzialmente le richieste del procuratore generale Francesco Scuderi, che aveva chiesto la conferma di tutte le condanne inflitte il 12 luglio 2011 dalla Corte d’Assise di Locri.