Città del Vaticano, 30 settembre 2013 - Sarà il 27 aprile 2014 la data in cui il Papa proclamerà santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Lo ha annunciato Papa Francesco durante un concistoro di cardinali in corso in Vaticano.

Il Papa ha scelto come data per la canonizzazione di Angelo Roncalli e Karol Wojtyla la data già ventilata del 27 aprile, in cui la Chiesa festeggia la festa della Divina Misericordia.

Prima che Papa Bergoglio proclamasse la formula e annunciasse la data della canonizzazione, il prefetto per la Congregazione delle cause dei santi, Angelo Amato, ha tracciato un breve profilo biografico dei due futuri santi.

Il cardinale Amato ha in particolare ricordato “il loro servizio alla pace” assimilandolo a quell’”impegno a cui Vostra Santità ci sollecita”. Il porporato ha anche citato la “mite fermezza” con la quale i due papi defunti hanno entrambi vissuto in “tempi di radicali trasformazioni”, promuovendo “con autenticità” la dignità dell’uomo.

La scelta di Papa Francesco è caduta dunque sulla domenica in albis, che è la Festa della Misericordia, solennità istituita da Wojtyla che nel 2005 morì alle 21.37 del 2 aprile, cioè ai primi vespri di domenica 3, data in cui quell’anno ricorreva la proprio la Festa della Misericordia. Come è noto, in giugno il Pontefice ha approvato il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato Giovanni Paolo II e ha dispensato Giovanni XXIII dal processo relativo a un secondo miracolo dopo quello che ha portato alla beatificazione del 2000: la grazia concessa a suor Caterina Capitani guarita inspiegabilmente il 25 maggio 1966 a dalle conseguenze di una grave emorragia dopo che, oltre un anno prima, era stata sottoposta ad una resezione gastrica quasi totale. Francesco ha deciso questa dispensa essendo così radicata e diffusa la fama della santità di Roncalli: a Sotto il Monte, ad esempio, nella casa natale, una stanza intera è colma di fiocchi rosa e azzurri inviati da coppie ritenute sterili che hanno avuto la gioia di un figlio dopo aver invocato il Papa Buono. Secondo il postulatore della causa, il francescano fra Giovangiuseppe Califano, la decisione “è il segno che il ricordo di Giovanni XXIII - il Papa che 50 anni fa ha convocato il Concilio Vaticano II - è sempre vivo in tutto il mondo. Anche se non viaggiò mai Oltreoceano, sappiamo che spesso inviò radiomessaggi ai Paesi dell’America Latina, si interessò dei problemi di quelle genti grazie anche ai missionari e alle nunziature. E poi sicuramente ci furono contatti con la presidenza degli Stati Uniti, testimoniata anche dal fatto che Giovanni ricevette fra gli altri la moglie di Kennedy, Jacqueline, e il presidente Lyndon Johnson”.

Per quanto riguarda la canonizzazione di Papa Wojtyla, essa avviene a meno di dieci anni dalla sua morte, quasi un record perché solo Sant’Antonio da Padova, morto il 13 giugno 1231, ha fatto più in fretta: la solenne cerimonia si tenne nella cattedrale di Spoleto il giorno di Pentecoste del 1232 alla presenza di Papa Gregorio IX. In questo caso, l’istruttoria sul miracolo è stata accuratissima. Si tratta della guarigione di una signora del Costa Rica, Floribhet Mora, inspiegabilmente risanata da una paralisi cerebrale il primo maggio 2011, giorno della beatificazione di Wojtyla, una circostanza che è all’origine di numerose conversioni tra i testimoni del fatto. Anche su questo importante evento, infatti, la linea di Francesco è la stessa di Benedetto XVI che aveva concesso la dispensa papale, evitando un’attesa di cinque anni per l’inizio della causa, aperta dal cardinal Camillo Ruini, allora vicario di Roma, già nel giugno del 2005. Sei anni dopo è arrivata la beatificazione e domani sarà fissata la canonizzazione che, è evidente, non è stata dunque decisa “a furor di popolo”, come era stato richiesto dalla folla fin dal giorno delle esequie del Papa polacco, quando l’allora cardinale Joseph Ratzinger invitò il mondo intero a rivolgere il suo sguardo alla “finestra del Cielo” da cui Giovanni Paolo II avrebbe continuato a parlarci, come per 27 anni ha fatto ogni domenica all’Angelus, affacciandosi su piazza San Pietro. “Santo subito” era infatti uno slogan affascinate ma anche rischioso. Il rigido iter fissato per le canonizzazioni proprio da Karol Wojtyla e aggiornato senza stravolgimenti da Benedetto XVI è stato dunque scrupolosamente rispettato.

 

PAPA FRANCESCO: CHIESA COME ORAGNIZZAZIONE SCATENA LOTTE DI POTERE - “I discepoli volevano l’efficacia, volevano che la Chiesa andasse avanti senza problemi e questo può diventare una tentazione per la Chiesa: la Chiesa del funzionalismo! La Chiesa ben organizzata! Tutto a posto, ma senza memoria e senza promessa! Questa Chiesa, così, non andrà: sarà la Chiesa della lotta per il potere, sarà la Chiesa delle gelosie fra i battezzati”. Sono parole di Papa Francesco nell’omelia tenuta questa mattina alla Domus Santa Marta, presenti diversi cardinali.

 

IL PAPA ISTITUZIONALIZZA IL CONSIGLIODEI CARDINALI -  Il Papa ha istituzionalizzato il “consiglio di cardinali” per aiutarlo nel “governo della Chiesa” e la “revisione della costituzione apostolica Pastor bonus” sulla Curia romana, con un chirografo firmato il 28 settembre e pubblicato oggi. Gli otto cardinali, precedentemente nominati da Bergoglio, si riuniscono per la prima volta dal primo al tre ottobre.

LOMBARDI: PAPA SOLO CONSIGLIATO, DECIDE LUI - Il Consiglio degli 8 cardinali nominato da Francesco lo scorso 13 aprile e le cui modalità di lavoro sono state fissate in un chirografo, alla vigilia della prima riunione nell’Appartamento Pontificio del Palazzo Apostolico, rappresenta “un ulteriore strumento che arricchisce il governo della Chiesa di una nuova modalità di consultazione”. Sono parole suggerite probabilmente dallo stesso Pontefice al portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. “Le decisioni poi sono quelle che il Papa prenderà”, ha precisato. “E’ noto, ed emerge anche dall’intervista alla Civiltà Cattolica, che Francesco - ha ricordato il gesuita - vuole governare tramite la consultazione, cioè facendo ricorso a varie forme di consultazione, e che questo è il frutto della sua esperienza”.