Roma, 8 settembre 2013 - "Un intellettuale deve essere coerente e mettere in pratica ciò che sostiene’’. Per questo ‘’anch’io ho partecipato a forme di sabotaggio in val di Susa. Ho partecipato ai blocchi dell’autostrada insieme a maestri elementari, vigili urbani, madri di famiglia. Il blocco stradale e’ certamente un atto di ostruzionismo, una forma di sabotaggio alla libera circolazione’’. A dirlo, in un’intervista a Repubblica. Lo scrittore Erri De Luca, secondo cui ‘’in Val di Susa le parole non bastano’’.

In Italia ‘’la libertà di parola esiste, il problema è di qualità. Penso ad alcuni leader politici, persone che hanno un grande carisma perche’ hanno fondato un partito e sono particolarmente ascoltati’’, afferma De Luca. ‘’Un leader che ha questo ruolo e che istiga all’uso di armi, parla di fucili da imbracciare... Ecco quel leader, a mio avviso, ha una responsabilita’ innanzitutto nei confronti dei suoi seguaci che possono essere indotti da quelle parole a metterle in pratica. Ma a quelle parole - sottolinea - nessuno reagisce, come se fossero normali’’, mentre ‘’se le dicesse un comune cittadino, scatterebbero le sanzioni. E’ paradossale’’.