Roma, 7 marzo 2013 - La giornata della donna in Italia si festeggia quest’anno con un aumento del 47 per cento della presenza femminile in Parlamento, dove quasi un neo eletto su tre è donna (31 per cento). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, in occasione dell’8 marzo, dalla quale si evidenzia che nella legislatura che si è conclusa le donne erano pari ad appena il 21 per cento alla Camera e il 19 per cento al Senato mentre nel nuovo Parlamento saranno il 32 per cento alla Camera e il 30 per cento al Senato.

Si tratta di un profondo cambiamento che avvicina l’Italia ai migliori standard europei e mondiali con una presenza “rosa” superiore a quella dello stesso Parlamento Europeo (25 per cento) ma anche alla Francia, anch’essa ferma al 25 per cento, alla Gran Bretagna con il 22 per cento, e agli Stati Uniti (18 per cento).

Valori superiori - precisa la Coldiretti - si registrano solo tra le elette alla Camera in Spagna dove sono il 38 per cento ed in Germania, con addirittura il 32 per cento.

Tra i partiti maggiori - continua la Coldiretti - il più alto numero di donne arrivate in Parlamento si trova nelle liste del Pd, con il 41 per cento, che precede Movimento Cinque Stelle al 38 per cento, Pdl e Lista Monti-Udc-Fli entrambi al 22 per cento, Sel al 20 per cento e Lega Nord al 14 per cento.


LE IMPRESE - La presenza delle donne è rilevante nel mondo economico dove nonostante la crisi nel 2012 sono nate ben 103.391 imprese rosa che hanno fatto salire il loro numero complessivo in Italia a 1.424.743 nei diversi settori produttivi, secondo una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che quasi una impresa su quattro è condotta da donne (23,5 per cento).

La maggioranza delle imprese femminili - stima la Coldiretti - opera nel commercio (circa il 30 per cento), ma una forte presenza si registra con oltre il 16 per cento in agricoltura, nei servizi di alloggio e ristorazione (quasi il 10 per cento e nel manifatturiero (8 per cento).

ISTITUZIONI -  Se le ultime elezioni hanno reso il Parlamento un po’ più “rosa”, la presenza delle donne - sottolinea Coldiretti - resta comunque bassa a livello istituzionale. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Barometro, ai vertici della giustizia italiana la rappresentanza femminile è ancora scarsa: appena il 14 per cento tra Corte Costituzionale, procuratori della Corte dei Conti, membri del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) e Consiglio direttivo della Corte di Cassazione. Bassa - continua Coldiretti - anche la presenza di donne nelle Authority dove nessuno dei presidenti appartiene al “gentil sesso”. Ma anche il mondo dell’istruzione e della ricerca non sembra essersi ancora aperto alla presenza femminile, almeno ai suoi vertici. Su 79 rettori di Università le donne sono appena il 5 per cento del totale.

SPORT - Persino lo sport dove le atlete azzurre hanno regalato grandi soddisfazioni resta ancora impermeabile alle quote rosa, tanto che  tra i 45 presidenti delle Federazioni sportive affiliate al Coni c’è solo una donna.