Roma, 12 febbraio 2013 - Dopo l’annuncio delle dimissioni del Papa il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di stato Vaticano, assicura al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che avrà modo di salutarlo in una udienza speciale. "La ringraziamo in questo momento particolare, siamo sotto l’impressione di questo avvenimento", ha detto il porporato al capo dello Stato a quanto hanno potuto captare le telecamere ammesse ad un giro di tavola dell’incontro ospitato dall’ambasciata italiana presso la Santa Sede in occasione dell’anniversario dei patti lateranensi. "Il signor presidente - ha aggiunto Bertone - avrà modo di salutare personalmente il Stato Padre in udienza speciale". Oggi Napolitano, lasciando l'ambasciata italiana presso la Santa Sede, dopo la cerimonia per l'anniversario dei Patti Lateranensi, ha detto: "E' un periodo di cambiamenti, ma bisogna anche avere il senso della normalità". (LEGGI)

IL FRATELLO GEORG - "La teoria del complotto è un'assurdità, un nonsense". Lo ha detto Georg Ratzinger, in un’intervista all'Ansa, commentando la decisione di Benedetto XVI di dimettersi. "Ritengo possibile che arrivi un Papa italiano. Ci sono molte personalità capaci nelle fila dei cardinali italiani", ha poi aggiunto, dicendo di ritenere che un pontefice nero potrebbe arrivare "più in là: non ritengo che questo avverrà adesso, in questo momento".

CONCLAVE A META' MARZO - "Il suo è l’esempio di come si vive il cristianesimo: vedere le cose con gli occhi del Signore. Il suo magistero di questi anni, insieme alla sua persona, e’ un richiamo, un esempio e una predicazione della fede’’. Lo dice il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in un’intervista ad Avvenire a proposito delle dimissioni di papa Benedetto XVI. Mentre padre Lombardi informa che il conclave per l'elezione del successore dovrebbe iniziare verso metà marzo.

‘’Siamo tutti dentro una profondissima emozione - spiega -, ma dobbiamo collocare questo avvenimento dentro l’orizzonte della fede: Cristo è il pastore dei pastori, la Chiesa è solida nelle mani di Gesù che si serve degli uomini scelti da Lui. Insieme al primo sconcerto, che resta nel cuore, emerge un grande abbraccio a Benedetto XVI, da credenti e non credenti, perche’ sta svettando piu’ nitida ancora la statura di quest’uomo che il Signore ci ha donato per 8 anni, per il suo profondo magistero offerto con una tenerezza di animo e di tratto, di rispetto e di umilta’ riconosciuta da tutti, specialmente in queste ore’’. ‘’Indebito’’ fare confronti con altri Papi e in particolare con Giovanni Paolo II, precisa, "le circostanze sono diverse, come le personalità. Ognuno ha valutato davanti a Dio, nella preghiera, la propria situazione e quella della Chiesa cui e’ consacrato come servitore".

CENERI, NIENTE CELEBRAZIONI - Niente celebrazioni delle Ceneri domani nella chiesa di Santa Sabina all’Aventino. Questo per volontà dello stesso Papa Benedetto XVI che ha espresso il desiderio di poter celebrare messa in San Pietro con i cardinali. Molto probabilmente si tratterà dell’ultima celebrazione liturgica concelebrata dal pontefice dimissionario. Salta quindi la tradizionale processione tra le chiese di sant’Anselmo e Santa Sabina.

L'INTERVENTO AL CUORE - Poco meno di tre mesi fa Benedetto XVI è stato operato al cuore nella clinica Pio XI sull’Aurelia, a Roma, e gli è stato sostituito il pacemaker nel riserbo più assoluto. La notizia il Sole24Ore in uno scoop siglato dal direttore Roberto Napoletano. “L’intervento è andato bene, il Papa si è ripreso regolarmente, non ha mai mancato l’appuntamento con l’Angelus domenicale, ha dimostrato la consueta serenità e buona capacità di sopportazione - si legge sul Sole24Ore -. Si è affidato alle mani di Luigi Chiariello, cardiochirurgo di scuola americana, direttore della cattedra dell’università di Tor Vergata, che ha in cura i battiti e le frequenze cardiache del Papa da dieci anni quando, sempre a Roma, gli impiantò il suo primo pacemaker. Il professor Chiariello, da noi interpellato, non ha voluto confermare la notizia e si è trincerato dietro un assoluto no comment”.

A quanto risulta al Sole 24 Ore, “prima e dopo l’intervento il Papa non è mai apparso né turbato né provato, non ha voluto mancare l’appuntamento domenicale con i fedeli anche la mattina dopo l’operazione, e ha sorriso più volte sulle paturnie e le forze nascoste del suo cuore. Chi gli è stato vicino lo ha visto, però, interrogarsi con semplicità e decisione sulla sua capacità di guidare, nel pieno delle forze, la Barca di Pietro e di riuscire ad annunciare il Vangelo, con lo stesso coraggio e lo stesso impegno dimostrati in questi anni, dovendo correre da un angolo all’altro di un mondo in grande trasformazione e percorso da nuove, crescenti disuguaglianze. Il suo assillo era il bene della Chiesa, ne sentiva il peso, tradiva l’angoscia non di continuare a soffrire ma di non avere il vigore necessario del corpo e dell’anima per essere all’altezza della missione da svolgere. Nessuno, però, di chi gli è stato a fianco, in questo passaggio delicato, ha mai neppure immaginato che volesse o potesse prendere una decisione storica come quella di dimettersi. A tutti appariva una persona sana che avvertiva il peso dell’età ma molto rinfrancato dal buon esito dell’intervento”.

Padre Lombardi è così intervenuto in merito alla notizia data dal 'Sole 24ore', precisando che non ci sono malattie specifiche, ma che, pur essendo l'informazione corretta, c'è stata sosotituzione di routine delle batterie del pace-maker".