Roma, 23 maggio 2012  - Scuole fantasma. I militari della compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per due istituti di Laureana Cilento e Ceraso, in provincia di Salerno, e una scuola per Ragionieri e Geometri paritaria.

I due fratelli che gestivano le strutture sono stati indagati per il reato di falso ideologico continuato commesso da pubblico ufficiale nella produzione di certificati amministrativi.
La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha coordinato gli accertamenti con cui è stata constatata la sottrazione di materia imponibile ai fini delle imposte sui redditi per circa 3 milioni di euro e il mancato versamento di 600mila euro di ritenute operate sulla retribuzione del personale scolastico, fatto di 40 docenti e 7 amministrativi.

Dopo una successiva ispezione, eseguita nel mese di maggio 2011 dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania del Ministero dell’Istruzione, erano state riscontrate “gravi irregolarità nel funzionamento della sede di Laureana Cilento (SA) dell’Istituto tecnico per Ragionieri e Geometri”.
Per questo l’autorità giudiziaria ha disposto ulteriori verifiche. E dai controlli delle Fiamme gialle è venuto fuori che le 18 classi della scuola “erano totalmente deserte e che le assenze degli alunni non erano state annotate sui registri di classe”.

All’atto dell’accesso nelle strutture, erano presenti solamente i segretari amministrativi delle due scuole, che provvedevano a tenerle aperte, ed una sola professoressa nella sede di Ceraso.
Inoltre non c’erano gli altri professori che dovevano tenere le lezioni secondo gli orari prestabiliti, pur non risultando agli atti richieste di permessi o comunicazioni di assenze per malattia pervenute presso le segreterie, né erano presenti i responsabili dei plessi scolastici, che avrebbero dovuto garantire il corretto svolgimento dell’attività didattica.

Nell’ambito dell’indagine è stato accertato che, per un istituto nell’anno scolastico 2011-2012, ci dovevano essere 347 alunni, di cui 260 iscritti alle classi V, che nei prossimi mesi dovrebbero sostenere l’esame di maturità per il conseguimento del diploma di geometra o ragioniere.

Come evidenziato dal gip hanno permesso di accertare che tale istituto non è funzionante, trattandosi di un “apparato di facciata che maschera e mimetizza un’attività d’impresa poco focalizzata sulla didattica e molto all’aspetto economico del business legato agli esami di idoneità e ad una frequenza improbabile di alunni residenti in regioni assai lontane”, tant’è che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca aveva già emesso un provvedimento di revoca della parità scolastica a decorrere dall’anno 2011-2012.

Quella decisione era poi stata annullata dal Tar, in seguito al ricorso presentato dai gestori dell’Istituto. Anche la provenienza di molti studenti iscritti da varie provincie d’Italia (tra cui Savona, Milano, Verona, Pavia, Vibo Valentia, Catanzaro, Foggia, Bari, Brindisi Palermo), e la posizione defilata dei due plessi scolastici - si spiega in una nota - che non risultano ben collegati con mezzi pubblici (addirittura la sede di Laureana Cilento è localizzata in una zona collinare in Contrada Matonti), confermano che in tali plessi scolastici le lezioni non si tenevano regolarmente.