Roma, 6 febbraio 2012 - Il ministro del Welfare Elsa Fornero torna sull'imminente riforma del mercato del lavoro e sul posto fisso che già era costato al premier Monti una serie di polemiche per la sua battuta su quanto fosse monotono (VIDEO). 

“Il governo è chiamato a fare scelte impopolari per dare prospettive di crescita al Paese”, ha sottolineato il ministro del Lavoro, {{WIKILINK}}Elsa Fornero{{/WIKILINK}}, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Torino. “Se non riusciremo a convincere i giovani del tentativo di questo governo avremo fallito il nostro compito perché - ha aggiunto - è per dare prospettive ai giovani che questo governo è stato chiamato”. La vera rivoluzione  - ha concluso- oggi non è stare contro, ma insieme per recuperare la visione del Paese. Il posto fisso per tutti è una illusione”.

TUTELE DA 'SPALMARE' - “Non ci si può più permettere un posto fisso a vita”, ha insistito Fornero sottolineando che oggi il mercato del lavoro è segnato da una dualità, tra chi è iper garantito e chi non ha tutele. “Uno degli scopi di questo governo è spalmare le tutele - ha detto - Nessuno vuole usare la clava, vogliamo usare la parte positiva e propositiva di un dialogo, ma vogliamo cambiare positivamente questa società”, ha concluso Fornero.

BACCHETTA MAGICA - “La riforma del lavoro non è una bacchetta magica. Ma dobbiamo trovare degli strumenti per coloro che sono rimasti intrappolati in un mercato del lavoro così disarticolato, come quello di oggi”,  ha dichiarato il ministro del Lavoro.

“Non ci sono ricette miracolistiche e noi siamo stati chiamati a fare provvedimenti impopolari” ha precisato il ministro, secondo cui “soluzioni semplici e semplicistiche non portano da nessuna parte. Questo non è il governo delle facili soluzioni”. Il ministro ha poi concluso rivolgendosi agli studenti: “La vera rivoluzione non è stare contro, ma essere insieme per recuperare una visione del paese”.

LA RIFORMA DELLE PENSIONI - “La riforma delle pensioni è stata fatta per restituire qualcosa ai giovani in termine di speranza per il futuro. Il messaggio è stata l’equità intergenerazionale, questo è sfuggito ai più”, continua Fornero nel discorso ufficiale all’inaugurazione dell’anno accademico.
Il messaggio dell’equità tra generazioni non è passato secondo Fornero perché “è stato sommerso dalle critiche sulla gestione di una transizione che non sarà facile. Un gestione di chi, ad esempio - ha sottolineato Fornero - non ha più lavoro ma neanche la pensione”.

APPRENDISTATO - “Lavoremo all’apprendistato con il ministro Profumo”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che l’apprendistato, “dovrà essere recuperato come forma di qualificazione professionale seria”.
“E' stato ucciso, ora se ne riscopre la necessità”, ha proseguito Fornero, sollevando qualche critica nei confronti dell’Universita che deve essere “luogo di eccellenza” e che sempre più spesso non fornisce invece figure richieste dal mondo dell’economia.

Questo disallineamento tra preparazione universitaria e mondo del lavoro “si è rivelato in tutta la sua drammaticità nell’ultimo decennio, e il governo è chiamato a ridurlo e a trovare soluzioni”, ha concluso il ministro.


APPELLO AI GIOVANI - Riferendosi alle proteste degli studenti, il ministro ha detto: “Non posso che ascoltarvi, mi interessa sentire le vostre ragioni”. Una volontà questa sottolineata con fermezza anche all’inizio del suo intervento ufficiale all’inaugurazione.
Questo governo non è espressione di una parte, ma ha ambizione di guardare al paese e provare a risolvere i problemi. Se non riusciremo a dimostrare ai giovani la bontà del nostro tentativo, prima ancora dei risultati, avremmo fallito il nostro intento”, aveva sottolineato Fornero.