Milano, 25 gennaio 2012 - Dopo il terremoto di questa mattina, in serata la terra trema ancora. Un evento sismico è stato avvertito dalla popolazione in provincia di Reggio Emilia. Le località prossime all’epicentro sono Poviglio, Brescello e Boretto. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 18.43 con magnitudo di 3.5.

 

MATTINA DI PAURA - Una forte scossa di terremoto, poco dopo le 9 del mattino ha interessato il Nord Italia ed è stata distintamente avvertita dalla Lombardia al Veneto. Attimi di paura, gente in strada e qualche calicinaccio che si è staccato dai palazzi, ma per ora non si registrano danni particolari a cose o persone. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di norma, dopo scosse di questo tipo, se ne registrano altre, ma non si possono fare previsioni. L'Istituto sottolinea comunque che "non è in atto nessuno sciame sismico". E le scosse di Reggio Emilia e di Verona (terremoto all'una di questa notte) "non sono collegate". A scopo precauzionale sono state evacuate una serie di scuole ed edifici 'a rischio' nei centri dov'è stato avvertito il sisma.

LA TERRA TREMA - La scossa di terremoto di  questa mattina alcuni minuti dopo le 9 è stata di magnitudo 4.9 ed ha avuto l’epicentro nella pianura padana emiliana, in provincia di Reggio Emilia. Secondo quanto accertato dall’Istituto di geofisica, i comuni più vicini all’epicentro sono Poviglio, Bresciello e Castel di Sotto.

E’ stato un terremoto abbastanza profondo, fra 25 e 30 metri: il terremoto è legato ai movimenti della placca Adriatica, che si estende sotto l’area della pianura Padana e si deforma verso Sud, per poi scendere sotto l’Appennino, spiega il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Ripercussioni anche sul traffico ferroviario: stamattina i treni sulla tratta Milano-Bologna hanno subito rallentamenti proprio a causa della scossa sismica. Problemi anche nel nodo di Verona, con la circolazione che è ripresa gradualmente a partire dalle 5 del mattino.

Trema la terra anche in Liguria: decine le telefonate degli abitanti alle centrali operative dei vigili del fuoco. La scossa di terremoto è stata avvertita anche a Torino: l’Istituto di Geofisica l’ha registrata alle 9:06 e l’ha definitiva significativa. Sono in corso le procedure per la localizzazione dell’epicentro, hanno riferito dalla Sala Operativa dello stesso Istituto.

La scossa si è sentita distintamente pure in Valle d’Aosta; numerose le segnalazioni che giungono alla centrale unica di soccorso regionale. Al momento non sono segnalati danni. 

La terra trema pure al Sud: una scossa di magnitudo 2.4 è stata avvertita in provincia di Foggia, con epicentro nel capoluogo dauno. Tra gli altri centri dove il terremoto è stato registrato, Rignano Garganico e San Marco in Lamis. La scossa, in questo caso, non è stata avvertita dalla popolazione.

SECONDA SCOSSA - Un’altra scossa sismica è  stata registrata in provincia di Reggio Emilia, ma anche di Mantova, tra Emilia Romagna e Lombardia. Le località prossime all’epicentro sono state Pomponesco e Viadana (Mn), Boretto, Brescello, Castelnovo di Sotto, Gualtieri e Poviglio (RE).
Secondo i rilievi registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’evento sismico si è verificato alle ore 9.24, con magnitudo di 2,3 gradi.

SUMMIT DELLA PROTEZIONE CIVILE - In corso a Roma un vertice tra Protezione civile e funzionari della sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per valutare la situazione dopo le diverse scosse di terremoto che sono state avvertite a Verona, Milano, Torino, in Emilia e Liguria.

"NON CI SONO DANNI PARTICOLARI" - “Al momento non risultano segnalati particolari danni a cose o persone” a seguito del terremoto. Lo rende noto la Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia. Tra Modena e Parma sono in corso verifiche da parte dei tecnici delle singole Province, Prefetture e della Protezione civile. Scuole evacuate a scopo "precauzionale", quanto ai feriti “per ora se ne contano quattro o cinque indiretti, ovvero da panico, caduti magari mentre stavano fuggendo”.

Solo un po’ di paura, ma nessun danno anche a Brescello, il comune della bassa reggiana dove si è avvertita in maniera più forte la scossa di terremoto. “Molti dipendenti sono usciti in strada, ma nessun danno si è avvertito alla struttura” spiegano dal municipio dove si è ripreso a lavorare regolarmente. Danneggiata, invece, la chiesa del Paese, famosa per essere stata teatro delle vicende di Don Camillo e Peppone.

Paura pure a Genova per la forte scossa avvertita questa mattina alle 9 e 15, soprattutto ai piani alti degli edifici. Il centralino dei vigili del fuoco del comando provinciale è stato tempestato da centinaia di chiamate da parte di cittadini spaventati ma la Protezione civile regionale, che sta monitorando costantemente la situazione, non ha registrato, al momento, danni a persone o cose.

Nel centro e nel levante della città sono state comunque evacuate alcune scuole, a scopo precauzionale, su disposizione dei presidi e dei dirigenti scolastici. Evacuati per motivi di sicurezza anche il nono e l’undicesimo piano degli uffici regionali di via Fieschi, sede del dipartimento dello sviluppo economico.

Alcuni istituti evacuati anche nel Bergamasco, in provincia di Varese e a Como. Chiuso per circa un'ora l'ufficio postale di Treviglio. Scuole evacuate anche a Milano,  verifiche su 400 istituti, ma la situazione sembra sotto controllo.

LA SCOSSA IN VENETO -  Una scossa di terremoto di grado 4.2. della Scala Richter è stata avvertita chiaramente verso l'una di notte in tutto il Veneto. Si tratta di un fenomeno distinto rispetto a quello verificatosi in Emilia.  Appartengono, cioè, a due zone sismogenetiche, due faglie, diverse.

L’epicentro, secondo quanto confermato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è la provincia di Verona, nel distretto sismico delle Prealpi Venete tra Negrar e Grezzana. Il sisma ha avuto ipocentro a 10,3 km di profondità e epicentro in prossimità dei comuni di Bosco Chiesanuova, Cerro Veronese, Fumane, Grezzana, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano e Sant’Anna d’Alfaedo.

Non risultano al momento danni a persone o cose, ma la scossa si è sentita fino a Milano , dove molte persone hanno telefonato ai Vigili del fuoco e alla Polizia locale, preoccupati, per chiedere informazioni. Del resto ha tremato un'ampia zona del Nord Italia: le scosse sono state avvertite anche a Bergamo, Bologna, Reggio Emilia.