Roma, 6 ottobre 2011 - Cabine blindate, sistemi di videosorveglianza, un pulsante nascosto per dare l’allarme, agenti e carabinieri che presidieranno le zone e le linee più problematiche, persino carabinieri in pensione mescolati tra i passeggeri, il tutto per render più sicuri gli autobus dell’Atac in servizio nella capitale.

Dopo le recenti aggressioni subite dai conducenti dell’Atac, oggi si è svolto un vertice in prefettura a Roma: il prefetto Francesco Pecoraro, ha incontrato l’assessore alla Mobilità del Campidoglio, Antonello Aurigemma, l’ad di Atac, Carlo Tosti, il questore di Roma, Francesco Tagliente, il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla, e dalla riunione è emerso un piano di misure per garantire la sicurezza degli autisti.

Soddisfatto Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale, che sottolinea “l’unità di intenti con le forze dell’ordine”. L’azienda Atac - ha spiegato l’assesore - “sta facendo per innalzare gli standard di sicurezza del personale”: entro fine anno 180 mezzi verranno dotati di cabine blindate, che saranno presenti anche su tutti i bus nuovi acquistati; 300 vetture disporranno di un sistema di videosorveglianza con quattro telecamere per mezzo; sul 55% della flotta, quota che salirà al 100% entro il 2012, è stato installato un pulsante nascosto per attivare la richiesta di pronto intervento presso la centrale operativa dell`azienda da parte del conducente; verranno inoltre acquistati 6.500 dispositivi radiomobili con cui dotare il personale in movimento.

Inoltre, la convenzione promossa dal delegato alla Sicurezza di Roma Capitale, Giorgio Ciardi, tra Atac e l`Associazione Nazionale carabinieri permetterà la presenza a bordo dei bus di personale dell`arma in pensione. “Il prefetto - sottolinea Aurigemma - ha apprezzato lo sforzo che l`Amministrazione capitolina e Atac stanno facendo in un momento così delicato dal punto di vista delle risorse e ha assicurato che forze dell`ordine presidieranno, su indicazione dell`azienda del trasporto pubblico, le zone e le linee ritenute più problematiche in modo da cercare di prevenire nuovi episodi di violenza. Vertici periodici, infine, saranno convocati per fare il punto della situazione insieme alle forze dell`ordine”.

SCHEDA - Troppe aggressioni nei confronti del personale dell’Atac di Roma, e la società decide di ricorrere a rafforzate misure di sicurezza per garantire “una categoria di lavoratori di fondamentale importanza per la città, che quotidianamente ha dato prova di professionalità e senso civico”.

Oggi l`amministratore delegato di Atac, Carlo Tosti, ha presentato le concrete azioni che l`azienda sta svolgendo e svolgerà nel medio periodo, tra cui cabine autista blindate, telecamere di sorveglianza sui mezzi, vigilantes a bordo, installazione sui mezzi di un pulsante di emergenza e di dispositivi radiomobili per gli autisti. Inoltre, l’Atac si costituirà parte civile in ogni procedimento giudiziario per aggressione ai danni dei propri dipendenti.

Ecco tutte le iniziative:

- Cabine autista blindate: Oggi 50 autobus sono già dotati di cabina blindata; 180 nuove cabine chiuse saranno installate entro dicembre 2011. Tutti i nuovi bus acquistati in futuro saranno dotati di cabina blindata.

- Telecamere sui mezzi: Quasi 1.700 telecamere sono già attive sulla metropolitana, nelle tre ferrovie regionali e intorno alle biglietterie delle linee A e B. Entro il 2012, su 300 vetture di superficie sarà attiva la video sorveglianza con 4 telecamere per veicolo.

- Vigilantes a bordo: Guardie particolari giurate sono già in servizio sulle principali linee “calde”. Entro la fine del 2011 è previsto un aumento dei servizi di vigilanza a bordo mezzi e presso i nodi nevralgici della mobilità romana.

- Pulsante di emergenza: Il 55% della flotta Atac è già dotato di pulsante per richiesta intervento alla centrale operativa Atac e alle Forze dell´Ordine. Entro il 2012, tutta la flotta sarà dotata di pulsante di sicurezza.

- Dispositivi radiomobili per autisti: È stata approvata la gara d`acquisto di 6.500 dispositivi radiomobili per il personale di movimento. Entro giugno 2012 sarà conclusa la fornitura dei dispositivi radiomobili che saranno tutti dotati di auricolare e viva voce.

- Atac parte civile nei procedimenti di aggressione. Atac si costituisce parte civile in tutti i processi relativi ad aggressioni ai danni del personale aziendale.

- People care: Atac assicura assistenza relazionale al personale vittima di aggressioni. Allo stesso tempo l`azienda sta individuando delle procedure che permettano sempre più di premiare il merito dei propri dipendenti per favorire, anche tramite apposite campagne di comunicazione, una migliore percezione del lavoro del personale di linea presso tutta la cittadinanza.