Bari, 16 settembre 2011 - Emergono nuovi elementi dagli atti dell'inchiesta escort che la procura di Bari ha depositato. Tra il materiale ci sono anche alcune intercettazioni tra il premier Silvio Berlusconi e l'imprenditore Gianpaolo Tarantini.

 

"HO LA FILA FUORI DALLA PORTA" - Berlusconi e Tarantini parlano al telefono il primo dell’anno, alle 12.07: a chiamare è Gianpi, che racconta il capodanno passato con Belen Rodriguez, Claudia Galanti e Manuela Arcuri. I due si scambiano gli auguri e poi iniziano a parlare di Belen. Ecco il testo integrale della telefonata.

T: Belen ha fatto dei balli latino-americani... mamma mia
B: Chi li ha fatti? Belen?
T: Belen, sì.
B: Ma adesso è libera? Con chi sta?
T: Con nessuno. Glielo ho detto ieri infatti l’ho chiamata tante volte che volevo farle gli auguri perché a destra mia Belen... a sinistra Claudia e di fronte Manuela.
B: Mamma mia eri messo benissimo
T: ho detto: Ho fatto una fine dell’anno... migliore non potevo farla
B: Eh ci credo con le tre donne più belle d’Italia
T: Claudia sta bene, Claudia le vuole bene...parla sempre bene...ci mancherebbe B: Belen invece come si esprime?
T: Nooo... forse... poi non ho tanta confidenza, perché io sono amico di Marco (Borriello, ndr) molto... ma io penso che...
B: Ma lei è ancora innamorata di Marco?
T: No... no... non credo
B: Comunque lui non ha la testa giusta per una donna come Belen
T: Le ci vuole un uomo serio
B: E' troppo semplice lui... deve andare con un più grosso... con un imprenditore... con uno come te
T: No con uno come lei stavo dicendo io
B: Va bene senti io sono qua assediato da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy sul libro che è venuto fuori il trenta... ha riportato questa cosa qui... io non ho scampo con questi qua. Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera... erano in undici... io me ne son fatto solo otto perché non potevo fare di più... non si può arrivare a tutto. Però stamattina mi sento bene sono contento della mia capacità di resistenza agli assedi della vita... che cosa ci tocca fare la notte del primo dell’anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati... non so come fare a dirti venite. Il 2 viene anche Emilio... queste non vanno via neanche con le cannonate... il prezzo è buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobile tre ore... hanno fatto le gare non le tiravi più giù.
T: ma quante ragazze ci sono?
B: quaranta
T: tutte sono venute
B: No... tutte no! Erano 67 quelle... intanto ho comprato una casa qui vicino per ampliare i posti... dodici posti in più.

 

RAGAZZE FORAGGIATISSIME - In un'altra telefonata il premier spiega che le ragazze che passavano la notte a palazzo Grazioli erano "foraggiatissime". Un modo di dire che, secondo la Guardia di Finanza, allude al fatto che "era stato dato loro il necessario".

La telefonata è del 17 ottobre 2010, alle 18.44 e a chiamare è il capo del governo. "Riferendosi alle ragazze che hanno trascorso la notte a palazzo Grazioli - riassume la Gdf - tra l’altro, sottolineava: ‘guarda che hanno tutto per pagarsi tutto da sole queste qua eh’, alludendo, evidentemente al fatto che era stato dato loro il necessario. Motivo per cui Tarantini non doveva sentirsi obbligato a corrispondere loro alcunché".
Tarantini risponde così: "Si, ma stia tranquillo, presidente, non c'è problema".
E Berlusconi aggiunge: "Eh, vabbe’, ma non...non...coso...perché hanno... sono... sono foraggiatissime".

 

"NON PIGLIAMOLE ALTE" - In un’altra intercettazione riportata negli atti dell’inchiesta di Bari, Berlusconi chiede a Tarantini: "Per favore, non pigliamole alte...", parlando delle ragazze che devono essere invitate nelle sue residenze. La telefonata è del 5 ottobre 2010.

E’ il premier che chiama Gianpi, che poco prima l’aveva contattato senza ottenere risposta. Tarantini, scrive la Gdf, "lo incalzava prospettandogli la possibilità di organizzare un incontro con Manuela Arcuri per il mercoledì successivo riuscendo ad ottenere l’invito a trascorrere la serata insieme e a portare con se alcune ragazze, ma rimandando ad altra serata l’incontro con l’attrice romana". 
Berlusconi a quel punto dice: "Se tu hai una ragazza da portare, due ragazze, tre ragazze da portare..."
T: si’...si’...si...
B: per favore, non pigliamole alte come fa questo qui di Milano, perché.... noi non siamo alti... devono essere tutte come la Graziana (Capone, ndr).
T: va bene, io ne porto un paio, due o tre ne porto.

 

DUE CATEGORIE DI RAGAZZE - Due categorie di ragazze: quelle "facili", cioé disponibili a incontri sessuali e quelle "d’immagine" cui spettava il compito di far da "cornice all’evento". Nell’informativa della Guardia di Finanza depositata dalla procura di Bari è spiegato come venivano 'divise' da Tarantini le giovani che dovevano essere portare nelle residenze del premier.

Il 5 ottobre 2008 Gianpi parla al telefono con Pierluigi Faraone (l’uomo che secondo la procura voleva diventare il referente per le feste a casa del premier a Milano, ndr) "per chiedergli aiuto nella ricerca di ragazze da portare a palazzo Grazioli che comunque rispondessero ai ‘prescritti’ requisiti".

T: Scusa ma la Nina Senicar e non puoi parlare con lei che ma la porto lì
F: E si ma è un po’ dura su queste cose lei non è che è molto predisposta...
T: No ma di immagine, non di... non è che deve fare la troia... cioé giusto conoscerlo, hai capito, cioé non è che, oh, non è che per forza uno deve andare
F: Glielo dico però non è una... non sembra una...
T: Va bene non fa niente, pure io ho portato la Manuela, la Carolina Marconi.

"Il tutto - scrive la Gdf - a rimarcare ulteriormente che le ragazze reclutate e portate a palazzo Grazioli si dividevano in due categorie ben distinte: quelle cosiddette ‘facili’, cioé disponibili a concedere prestazioni sessuali (a pagamento o dietro altra utilita’) e quelle che facevano da cornice all’evento, considerate d’immagine". I due si risentono poco dopo e la conversazione continua sugli stessi temi.

 

"ARCURI VOLGARE" - Il sogno di Gianpaolo Tarantini di far prostituire "in coppia" Manuela Arcuri e Francesca Lana in favore di Silvio Berlusconi rimase tale perché il 18 febbraio 2009 Berlusconi confidò a Gianpi di "essere rimasto molto indignato per la volgarità espressa dalla (donna) Manuela Arcuri nel corso di un’intervista rilasciata al programma televisivo ‘Le Iene’, ritenendola non piu’ gradita, ‘cancellata’". E’ quanto annota la Guardia di Finanza negli atti dell’inchiesta barese sulle escort.

T: Pensa che quella si era.. si era.. voleva sta lì quella sera
B: Meno male che non è stata qui, perché senno’... mi sarei sentito imbarazzato di essere andato con una t... così. Vabbe’ cancellata.
T: E vabbe’.


In una precedente serata, organizzata pochi giorni prima - l’11 febbraio 2009 - "nonostante la preparazione scrupolosa dell’evento" l’occasione non fu sfruttata "a causa dell’inibizione dell’Arcuri provocata dalla presenza, quella sera, a Palazzo Grazioli di Paolo Berlusconi, che conosceva il manager dell’attrice (tale Tarallo)".