Agrigento, 27 agosto 2011 - Novantasette extracomunitari sono stati soccorsi e salvati dalle motovedette Sar della Capitaneria di porto a 14 miglia a sud di Lampedusa. Il barcone sul quale viaggiavano i migranti imbarcava acqua e si è reso necessario l’intervento di tre mezzi della Guardia costiera ed uno della Guardia di finanza.
Gli extracomunitari sono stati trasbordati in tre diverse fasi nei mezzi militari e trasferiti al molo Favaloro del porto di Lampedusa, dove sono giunti alle 14 circa. Il barcone, al termine delle operazioni di soccorso, è affondato. Tra i migranti, di probabile nazionalità tunisina, viaggiava anche una donna.

 

IL SINDACO CONTRO GHEDDAFI - “Nel caso in cui Gheddafi venisse processato per l’invio dei barconi di migranti, il Comune di Lampedusa chiederà di costituirsi parte civile”. Il sindaco dell’arcipelago delle Pelagie, Dino De Rubeis, non ci pensa due volte: “E’ un mercenario che ha scherzato con la vita umana - ha detto a TMNews riferendosi al raìs - e deve pagare per i terribili crimini commessi. Lampedusa ha visto tanta, tantissima, troppa sofferenza e tanto orrore. Chiederemo un risarcimento”.


Commentando quanto detto dal ministro degli Esteri, inoltre, il sindaco di Lampedusa non trova assolutamente nuovo il progetto di Gheddafi di trasformare l’isola più a Sud dell’Italia in un inferno: “Il raìs non aveva e non ha armi talmente potenti da giungere a Lampedusa e, pertanto, ha utilizzato l’immigrazione clandestina per mettere in ginocchio l’isola e l’Italia. Abbiamo più volte sentito - continua Dino De Rubeis - di migranti giunti in Europa senza aver pagato il viaggio in mare. Questo è un chiaro segnale che tanti migranti sono stati inviati dalle milizie di Gheddafi”.