Termoli (Campobasso), 7 maggio 2011 - Tremila persone si sono ritrovate a Termoli per dire "no" alle trivellazioni petrolifere a 40 chilometri della costa molisana, nelle acque delle Isole Tremiti (Foggia) facenti parte del compartimento marittimo della città adriatica. Tra loro anche Lucio Dalla. "Non vengo come cantante ma come cittadino del mare - ha detto -. Dobbiamo mobilitarci perché questo obbrobrio, questo attacco al progresso della finta economia minaccia il nostro mare".

"Questa è solo l’ultima delle follie ed è la più grossa, dobbiamo salvaguardare la nostra incolumità, dobbiamo difendere la nostra dignità, la nostra cultura", ha proseguito il cantautore bolognese ricordando che da cinquant'anni viene in vacanze in questa zona e per questo considera "questa scelta sbagliata, quasi inspiegabile e deve essere corretta". "Con sistemi civili - ha aggiunto - dobbiamo convincere a cambiare quello che sembra una catastrofe. Cerchiamo di pensare la difesa non è solo locale, ma è la difesa di tutto l’Adriatico".

Dalla, autore di 'Come è profondo il mar', è stato alla testa di una protesta compatta, come da decenni non si vedevano in Molise: ''Il Ministro Prestigiacomo ritiri il provvedimento di autorizzazione delle trivellazioni nel mare Adriatico'', è l'appello lanciato a gran voce dai manifestanti per protestare contro le introspezioni della società Petrolceltic Italia.

A manifestare si sono ritrovati politici, amministratori di Puglia, Molise ed Abruzzo (17 i gonfaloni di comuni tra il Gargano e Montesantangelo passando per Termoli e l'hinterland costiero molisano), rappresentanti di 280 associazioni, imprenditori turistici, balneatori, marittimi, studenti e semplici cittadini di tre regioni.

I dimostranti, una volta sulla spiaggia, si sono infilati in una sacco di cellophan nero allungandosi sulla battigia simulando così lo spiaggiamento dei capodogli avvenuto a Foce Varano ma anche la protesta simbolica contro il rischio di inquinamento petrolifero.

Dal piazzale del porto il messaggio lanciato è stato chiaro: ''No alla morte del mare Adriatico, sì allo sviluppo sostenibile, sìalle energie alternative, no al petrolio'' hanno ribadito i sindaci di Foggia, di Termoli, di Peschici (Foggia), di Rodi Garganico, di Montesantangelo, che insieme alla Regione Puglia stanno preparando un ricorso al Tar.

Lucio Dalla ha annunciato che il 30 giugno prossimo farà un concerto con il collega De Gregori alle Isole Tremiti (Foggia) per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema delle trivelle petrolifere davanti al mare delle isole Diomedee.

Per l'Europarlamentare Salvatore Tatarella: ''Siamo a Termoli per salvare le Tremiti, l'Adriatico ed il Gargano. Per questo è necessario impugnare il Decreto della Prestigiacomo''. Dello stesso avviso il senatore molisano Giuseppe Astore che chiede al Governo: ''una verifica seria di tutti i pozzi dell'Adriatico e la costituzione di un organismo parlamentare parallelo all'Euroregione Adriatica chiamato a studiare un progetto di bonifica dell'Adriatico. Il mare è una cloaca, è inquinato, bisogna intervenire e bonificarlo per migliorarlo''.

I tremitesi hanno già annunciato che non si fermeranno. ''Quando arriveranno le barche per le trivellazioni, noi saremo li' con le nostre barche a manifestare - hanno detto gli isolani - Noi combatteremo fino alla fine per il nostro futuro. Il mare è la nostra vita, è la nostra fonte di sostentamento e lo difenderemo fino in fondo''.