Ginevra, 21 novembre 2010 - "Un passo avanti significativo e positivo". Così l'agenzia Onu per la lotta all’Aids (Unaids) ha definito le parole di Benedetto XVI che, nel libro-intervista ‘La luce del mondo’, ha affermato che "vi possono essere singoli casi" in cui l’uso del preservativo "è giustificato".

"Quello odierno è un passo avanti significativo e positivo del Vaticano", ha dichiarato in un comunicato il direttore esecutivo dell’Unaids, Michel Sidibé. "Questo passo in avanti riconosce che un comportamento sessuale responsabile e l’uso del preservativo hanno un ruolo importante nella prevenzione dell’Hiv", ha commentato ancora.

Le parole del Pontefice sono state giudicate da più parti un cambiamento significativo rispetto al passato. Tuttavia "il Papa non giustifica moralmente l’esercizio disordinato della sessualità, ma ritiene che l’uso del profilattico per diminuire il pericolo di contagio sia 'un primo atto di responsabilità', 'un primo passo sulla strada verso una sessualità più umana', piuttosto che il non farne uso esponendo l’altro al rischio della vita", ci tiene a precisare in una nota il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.

"In ciò - sottolinea Lombardi - il ragionamento del Papa non può essere certo definito una svolta rivoluzionaria". "Numerosi teologi morali e autorevoli personalità ecclesiastiche - infatti - hanno sostenuto e sostengono posizioni analoghe; è vero tuttavia che non le avevamo ancora ascoltate con tanta chiarezza dalla bocca di un Papa, anche se in una forma colloquiale e non magisteriale".

E se le dichiarazioni sull'uso del preservativo hanno fatto discutere, un altro passo forte del libro-intervista è quello in cui Benedetto XVI ha considerato la possibilità delle dimissioni se una malattia non gli permettesse più di guidare la Chiesa.

Il Papa precisa nel testo che è "pronto" a dimettersi se "fisicamente psichicamente e spiritualmente" non fosse "più in grado" di assolvere ai doveri del proprio ufficio.

Nel libro ammette anche di sentire il peso degli 83 anni, "le mie forze - confida - stanno diminuendo", ma spiega che pur essendo il ministero di Papa "ai limiti dell’umanamente possibile" a quella età, "grazie a Dio" può contare su validi collaboratori e conferma che sarà alla Giornata mondiale della Gioventù di Madrid della prossima estate.