Roma, 24 ottobre 2010 - Italiani sempre più traditori.  Cresce infatti il numero delle infedeltà coniugali e la città dove si tradisce più è Milano seguita a ruota da Roma. Aumenta inoltre la percentuale dei cosiddetti ‘traditori seriali', coloro che scelgono di dare libero sfogo ai propri istinti attraverso i social network, in particolare Facebook. A ‘fotografare' l’infedeltà delle coppie italiane è l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani.


Il primato - riferiscono gli avvocati
- resta agli uomini con il 55% dei mariti che ha tradito almeno una volta contro il 45% delle mogli. Quanto alla ‘geografia' del tradimento, il 60% avviene sul luogo di lavoro mentre l’ora più a rischio è tra le 14 e le 15, ovvero nella ‘pausa pranzo'. Nel 70% dei casi si tratta di ‘scappatellè, mentre nel restante 30% di relazioni sentimentali stabili.


"I dati denotano una sostanziale crisi della tenuta della coppia: nel 50% dei casi le ‘corna' sono tollerate e stanno scomparendo gli ‘Orlando furioso' - commenta il presidente nazionale dell’Associazione, Gian Ettore Gassani - Si è elevata di molto l’età del traditore, con una media attuale, tra uomini e donne, di 44 anni. I più inclini in assoluto a tradire il coniuge - aggiunge - sono però i maschi cinquantenni, catturati dalla sindrome di ‘Peter Pan’.
Gli uomini maturi davanti alla tastiera del personal computer vincono tutte le loro timidezze trasformandosi in romantici ‘poei' ed implacabili seduttori attraverso le varie chat e social network. Anche l’età delle donne infedeli si è alzata di molto: ormai tradiscono anche le ‘nonne' con uomini più giovani".

Sta spopolando anche in Italia un sito per traditori (www.gleeden.com) che attualmente, soltanto nel nostro Paese, conta più di 90 mila iscritti (1 su tre di sesso femminile). Le uniche regole da rispettare in tale sito: essere sposati e desiderare un’esperienza extraconiugale. Attualmente il sito è attivo in 158 Paesi ed è stato addirittura creato uno speciale pulsante, chiamato ‘stop’, che permette di disconnettersi in tutta fretta nel caso di arrivo inaspettato del legittimo consorte (adulterio tecnologicamente assistito).
 

"Tuttavia - riferiscono ancora gli avvocati matrimonialisti - c’è uno studio dello scienziato giapponese Katoshi Kanazawa (psicologo dell’evoluzione) che ha elaborato una teoria secondo la quale i traditori sarebbero più stupidi della media e più inaffidabili nell’ambito lavorativo perchè eccessivamente distratti dalle loro vicende extraconiugali".
Non sempre la legge prevede sanzioni per i traditori (addebito della separazione) in quanto incombe sul tradito l’onere di provare che l’infedeltà coniugale subita sia la causa e non già la conseguenza della crisi matrimoniale.

Nel 50% dei casi l’infedeltà viene scoperta curiosando sul cellulare del coniuge, nel 20% entrando furtivamente nella posta elettronica di quest’ultimo, nel 20% attraverso congegni che registrano le telefonate o spiano il coniuge (telecamere nascoste, cimici eccetera), nel restante 10% la scoperta avviene attraverso lettere anonime, investigazioni e confessioni del traditore. Esiste infatti un fiorente commercio, sebbene illegale - informano gli avvocati - di congegni elettronici e software per poter risalire alla password della posta elettronica del coniuge presunto traditore.