Bolzano, 14 ottobre 2010 -  Eva Klotz dovrà rispondere del grave reato di vilipendio alla bandiera italiana. È questa l’accusa formulata dalla Procura della Repubblica di Bolzano nei confronti della "pasionaria" altoatesina. La Klotz, che guida il movimento popolare sudtirolese della Suedtiroler Freiheit, era tornata nei giorni scorsi a provocare e ledere pesantemente la già difficile convivenza in Alto Adige tra i gruppi linguistici (italiano e tedesco in particolare).

 Una preoccupante campagna contro il gruppo linguistico italiano presente in provincia di Bolzano ma anche contro lo Stato italiano. La Klotz, unitamente al suo collega di partito, il "guerrigliero" Sven Knoll (consigliere provinciale e anche lui indagato per lo stesso reato), aveva lanciato lo slogan in lingua tedesca "Auf Italien kann Sued-tirol verzichten" (il Suedtirol può fare a meno dell’Italia) rappresentato da una scopa di saggina che spazza via la bandiera italiana lasciando spazio a quella biancorossa, i colori del Tirolo.

 Su richiesta del procuratore capo Guido Rispoli, il giudice Isabella Martin ha firmato il sequestro preventivo di tutti i manifesti (circa 800) che stavano per essere affissi nelle varie città e paesi dell’Alto Adige.


Immediata la risposta
di Suedtiroler Freiheit che parla di scandalo da parte della Procura della Repubblica italiana Un manifesto rosso nella parte superiore, bianco in quella inferiore. In alto le scritte, ovviamente tutte in tedesco, 90 Jahre Annexion - 90 Jahre Unrecht (90 anni di annessione - 90 anni di ingiustizia) e quella che l’Alto Adige può fare a meno dell’Italia. Il movimento popolare, come si definisce Suedtiroler Freiheit (figlia dell’Union fuer Suedtirol), chiede ormai da parecchi anni la libertà per il popolo sudtirolese con il distaccamento dall’Italia.

 In passato aveva fatto istallare il cartello rosso-bianco-rosso (i colori della bandiera austriaca) ai valichi di frontiera con la scritta: Sued-tirol ist nich Italien (l’Alto Adige non è Italia). "Da 90 anni stiamo lottando con i problemi dell’Italia sempre più difficili nella politica ed economia. Senza l’Italia questo non lo avremmo dovuto affrontare. Da 90 anni dobbiamo arginare il caos creato dallo Stato italiano - prosegue la Klotz, 59 anni primogenita del terrorista Georg, detto il »martellatore della Val Passiria« -. E questo non ci è costato solo economicamente, ma pure in termini di forze ed energie politiche, che si sarebbero potute investire molto meglio nel sociale o in campo culturale".