Prato, 5 ottobre 2010 - Tre donne sono morte a Prato, a causa dell'ondata di maltempo. Le tre vittime sono di nazionalità cinese, ed erano a bordo di un furgone sommerso dall'acqua nel sottopasso in via Ciulli a Galciana, quartiere alla periferia di Prato, questa mattina verso le 2. Per recuperare i corpi sono dovuti intervenire i sommozzatori dei vigili del fuoco. E' emersa una seconda auto, ma per fortuna, a quanto risulta dai primi accertamenti, gli occupanti sono riusciti a fuggire dal portellone posteriore, che è stato ritrovato aperto dalle unità di soccorso. 

Una delle donne cinesi era riuscita ad uscire dall’auto, probabilmente in un disperato tentativo di fuga. Il cadavere, che era fuori dall’abitacolo, è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco grazie alla segnalazione di un parente che era giunto sul posto pochi minuti dopo la tragedia. Il corpo era immerso nell’acqua e nel fango e anche grazie all’impiego di potenti idrovore mobili è stato possibile individuarlo. Le operazioni per recuperare i corpi sono durate tutta la notte: inizialmente sono stati trovati due cadaveri mentre il terzo è stato individuato a recuperato solo verso le 8.30 del mattino. Le tre donne avevano 34, 42 e 50 anni e stavano andando al lavoro. La donna che era alla guida dell’auto deve avere imboccato il sottopasso convinta che l’acqua fosse alta pochi centimetri. Invece in quel punto la strada scende di circa 5 metri sotto il livello e stanotte questo spazio era occupato per almeno tre quarti dall’acqua, scesa abbondante per ore con le piogge e i temporali che hanno colpito la città. Forse alla causa della tragedia c'è un malfunzionamento delle pompe idrauliche: secondo una prima ipotesi, ancora da verificare, non avrebbero infatti funzionato a dovere le pompe idrauliche che devono liberare il sottopasso dall'acqua in caso di pioggia.

Le emergenze causate dal maltempo hanno impegnato per tutta la giornata i Vigili del Fuoco di Prato in tutta la provincia. Dalle due di questa mattina, infatti, le richieste di intervento sono state circa 150. Numerosi allagamenti si registrano nelle province di Pistoia, Prato e Firenze. Per far fronte alle forti piogge in provincia di Prato sono stati richiesti rinforzi dei Vigili del Fuoco da Arezzo e Siena. 

 "BANDIERE A MEZZE ASTA" - "Quanto è successo l'altra notte ci ha profondamente colpito e turbato. Per testimoniare la vicinanza e la solidarietà ai familiari delle vittime, durante il consiglio comunale di giovedì in segno di lutto della città sarà tenuta a mezz'asta la bandiera di palazzo comunale e sarà osservato un minuto di silenzio". Lo ha detto il sindaco di Prato, Roberto Cenni, secondo quanto riferito in una nota. La decisione servirà probabilmente a smorzare le polemiche sollevate dalla comunità cinese di Prato, dopo l'annuncio del sindaco che non sarebbe stato proclamato il lutto cittadino. L'interprete e rappresentante della comunità cinese Marco Ye aveva comunque già precisato che la sua prima reazione, fortemente polemica, era dovuta ad un "malinteso linguistico" dovuto alla scarsa conoscenza dell'istituto del lutto cittadino, involontariamente confuso con la "solidarietà".

"Ci basta la solidarietà" aveva detto Ye smorzando i toni. Solidarietà che è arrivata, tra gli altri, dal sindaco e dal vescovo di Prato. "Tre donne hanno perduto la vita: è questo il dramma su cui porre l'attenzione ed è sulle cause di questa disgrazia che attendiamo gli sviluppi delle indagini. Per il rispetto che si deve al dolore dei familiari, respingo ogni strumentalizzazione politica", ha detto il sindaco Cenni. "Se non è stato proclamato il lutto cittadino è perché negli ultimi decenni l'amministrazione comunale di Prato non lo ha mai indetto, anche in presenza di altri fatti tragici che hanno colpito la nostra città. Ho telefonato ai familiari delle vittime, per esprimere la vicinanza e il cordoglio di Prato, ed ho scritto al Console e all'Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia per esprimere il dolore della Città", ha concluso. Il vescovo di Prato, mons.Gastone Simoni, ha detto invece che "la morte, nella sua dura imparzialità, mette a nudo i nostri pregiudizi, ricordandoci che tutti - pratesi di vecchia origine o di recente venuta, e immigrati anche cinesi - siamo tutti accomunati dalla stessa umanità".