NAPOLI, 14 OTTOBRE 2009 - Un duro affondo del Capo della Squadra Mobile di Napoli riguardo la scorta data allo scrittore Roberto Saviano e, parole non certo lusinghiere per il best seller 'Gomorra'. ‘’Sull’assegnazione alla scorta a Saviano, il nostro parere fu negativo’’- rivela, in un’intervista un'intervista al Corriere della Sera Magazine, Vittorio Pisani. E sul bel best seller tradotto in 43 Paesi, il capo della Mobile dice: ‘’Il libro ha avuto un peso mediatico eccessivo rispetto al valore che ha per noi addetti ai lavori’’. 

 

Non ha peli sulla lingua il dottor Pisani: ‘’Ho arrestato centinaia di delinquenti. Ho scritto, testimoniato e giro per la città con mia moglie e con i miei figli senza scorta. Non sono mai stato minacciato’’, continua. 

 

A proposito della scorta assegnata tre anni fa all’autore di ‘’Gomorra’’ spiega: ‘’A noi della Mobile fu data la delega per riscontrare quel che Saviano aveva raccontato a proposito delle minacce ricevute. Dopo gli accertamenti abbiamo dato parere negativo sull’assegnazione della scorta. Resto perplesso - aggiunge - quando vedo scortate persone che hanno fatto meno di tantissimi poliziotti, carabinieri, magistrati e giornalisti che combattono la camorra da anni’’.

 

INTERVIENE IL CAPO DELLA POLIZIA - Sono state “confermate le misure di protezione già in atto e disposte misure ulteriori delle persone esposte al pericolo di azioni violente da parte delle organizzazioni criminali, a cominciare dallo scrittore Roberto Saviano”. Lo riferisce in una nota del Dipartimento della Pubblica sicurezza, il Capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli. “L'esigenza di tali misure - precisa Manganelli - viene oggi confermata dal Capo della Polizia che si riserva, anzi, di valutarne l'eventuale rafforzamento”.

 

In relazione “ai timori da più parte espressi circa la possibilità di un imminente affievolimento delle misure di protezione a suo tempo disposte in favore dello scrittore Roberto Saviano e tuttora in atto”, il Capo della Polizia “sottolinea preliminarmente che l`azione di contrasto alla criminalità organizzata costituisce una assoluta priorità dell`intervento del Ministero dell`Interno e delle Forze di Polizia nel nostro Paese”.

 

In tale contesto - prosegue la nota del Dipartimento di Ps - sin dal 18 maggio dello scorso anno, in un suo pubblico intervento a Casal di Principe in occasione della Festa della Polizia, fu preannunciato dallo stesso Capo della Polizia l`avvio di una decisa e continuativa attività operativa contro il cosiddetto clan dei Casalesi.  “Da quel momento su disposizione del Ministro dell`Interno Maroni, è iniziata una mirata azione che ha consentito sino ad oggi di conseguire in quell`area risultati straordinari e senza precedenti”.
“Tale azione continuerà. Sono state, conseguentemente, confermate le misure di protezione già in atto e disposte misure ulteriori delle persone esposte al pericolo di azioni violente da parte delle organizzazioni criminali, a cominciare dallo scrittore Roberto Saviano. L`esigenza di tali misure viene oggi confermata dal Capo della Polizia che si riserva, anzi, di valutarne l`eventuale rafforzamento”.