{{IMG_SX}}Verona, 22 giugno 2008 - Quasi 150 euro di multa per essere stato sorpreso al telefonino mentre andava in bicicletta. È accaduto a Verona, dove, racconta il quotidiano «L'Arena», Nicola Abati, 23 anni, studente in Marketing a Parma, l'altro giorno si è visto verbalizzare una multa di 148 euro da una pattuglia di vigili che, ferma davanti all'hotel Due Torri, a Verona, lo ha visto usare il cellulare, senza auricolare e lo ha fermato. Lo stesso avvenne nel 2002 a una ragazza di Brescia (nella foto)


"Sono caduto dalle nuvole - racconta il giovane - Come quasi ogni giorno, stavo andando in biblioteca civica a studiare. Ero in via Massalongo quando è squillato il cellulare, una telefonata importante, e ho risposto. Mentre pedalavo, ho sentito il vigile dall'altra parte della strada intimarmi di scendere. Ha detto che doveva multarmi ma non capivo perchè: subito pensavo fosse uno scherzo e invece l'agente ha tirato fuori il blocchetto e verbalizzato la sanzione. Non riuscivo a crederci, subito ho anche reagito male, tutta la situazione mi sembrava paradossale. Poi ho dato le generalità e ho portato a casa una multa bella salata".


Abati, residente a San Giovanni in Valle, ieri mattina è andato dal giudice di pace per fare ricorso, intenzionato a non pagare la multa. "Mi domando: e se scappavo cosa facevano? - spiega - da quando ho la patente non mi è successo mai nulla e ho tutti i miei 20 punti, più i 2 di bonus. Sarebbe il colmo se mi venissero tolti perchè parlavo al telefono mentre pedalavo".

 

"Quando si è in bicicletta si devono tenere tutte e due le mani sul manubrio - spiega a 'L'Arenà il comandante dei vigili Luigi Altamura - Parlare al cellulare senza auricolare è un comportamento tassativamente vietato dal Codice della strada. Come è vietato e passibile di multa andare il bicicletta con il lettore di musica nelle orecchie. Con la bella stagione ne vedo sempre di più, soprattutto la sera. Ascoltando l'Mp3, il ciclista non riesce a sentire altro e quindi non si rende conto di ciò che accade anche solo a pochissimi metri da lui e questo sulla strada è potenzialmente molto pericoloso, sia per lui che per gli altri", afferma Altamura, sottolineando che la scorsa settimana in città si è verificato un incidente in cui era coinvolto proprio un ciclista che stava ascoltando la musica.


"Non è una sanzione che viene verbalizzata di frequente ma accade", fanno inoltre sapere dalla polizia municipale, sottolineando la pericolosità di mettersi alla guida di una bicicletta con una mano impegnata. Se, infatti, in auto per frenare davanti ad un ostacolo improvviso si usano i piedi, in bicicletta tutti i comandi sono nelle mani.

"Durante il mese della sicurezza a maggio, abbiamo stampato e distribuito un opuscolo con indicazioni specifiche sul divieto di viaggiare in bicicletta telefonando o utilizzando le cuffie della musica in entrambe le orecchie», precisano. Ora a pronunciarsi sulla questione sarà il giudice di pace. Ma se sembrano esili le possibilità che il giovane riuscirà ad esimersi dal pagare i 148 euro di multa, avrà invece salvi i punti della patente. È il codice della strada, infatti, a spiegare che la decurtazione dei punti è prevista solo nel caso in cui la contravvenzione sia stata rilevata su un mezzo per cui è necessario avere la patente.