{{IMG_SX}}Roma, 13 giugno 2008 - Gabriele Paolini, noto per le sue azioni di disturbo durante i tg italiani, è stato condannato a tre mesi di reclusione in via definitiva per 'interruzione di pubblico servizio'. Per la prima volta la sesta sezione penale della Cassazione ha, infatti, confermato la condanna inflitta all'imputato dalla Corte d'appello di Roma il 1° ottobre scorso.

 

La sentenza riguarda, in particolare, un'irruzione con cui Paolini, nel giugno 2001, aveva turbato la regolarità di un servizio che un'inviata del Tg1, Elisa Anzaldo, stava preparando davanti a un liceo romano in occasione degli esami di maturità. Paolini dovrà anche risarcire la Rai, costituitasi parte civile con l'avvocato Marcello Melandri.

 

Nel corso di una diretta televisiva, Paolini comparve durante un servizio dedicato ad alcuni studenti del liceo romano Giulio Cesare a conclusione del loro ultimo giorno di scuola. Quell'incursione costrinse la telecronista e gli operatori a ridurre la durata del servizio e a cambiare più volte le modalità di ripresa. In pratica, per la Cassazione, chi si apposta dietro le telecamere in una pubblica via, commette reato anche se è muto, immobile e non gesticola. La condanna di primo grado risale al nove maggio 2005.