{{IMG_SX}}Catania, 12 giugno 2008 - Nuova strage sul lavoro a Mineo, in provincia di Catania: sei operai sono morti mentre pulivano la vasca di un depuratore consortile. I corpi dei sei lavoratori erano uno sopra l'altro, come se ognuno di loro avesse cercato di salvare il collega di lavoro, senza farcela.

 

Le vittime sono due operai specializzati di Ragusa, Salvatore Tumino di 47 anni e Salvatore Smecca di 51, e quattro dipendenti del comune di Mineo (Giuseppe Zaccaria, di 47 anni, Giovanni Natale Sofia, di 37 anni, Giuseppe Palermo, di 57 e Salvatore Pulici, di 37. 

 

Ancora da chiarire le cause dell'incidente: gli uomini potrebbero essere morti morti intossicati da esalazioni nocive mentre pulivano la vasca vuota del depuratore consortile di Mineo. Ma al vaglio ci sono anche altre due ipotesi: una scossa elettrica o l'attivazione di una pompa che avrebbe fatto confluire fango all'interno della vasca, trasformandola in una sorta di sabbie mobili.  Di certo c'è che i sei non avevano protezioni delle vie aeree, come ha spiegato il responsabile dei vigili del fuoco, Salvatore Spanò.

 

La tragedia, probabilmente, si è consumata in mattinata, come proverebbe l'allarme fatto scattare dai familiari che, preoccupati, del mancato ritorno a casa dei congiunti all'ora di pranzo, intorno alle 15.30 si sono recati al Comune per avere notizie. Un loro collega è andato sul posto, li ha trovati morti e ha dato l'allarme prima di cedere a un violento choc. Poi la corsa disperata dei familiari nel luogo della sciagura e le grida strazianti.

 

''Sono morti abbracciati uno con l'altro, quasi certamente nel tentativo di salvarsi a vicenda'', dice Don Miné Valdini, parroco della chiesa di Sant'Agrippino, patrono di Mineo. ''Sono morti - aggiunge il sacerdote - con un gesto d'amore. Un atto di generosita' che purtroppo non è servito a nulla''.


Per recuperare i corpi è intervenuta una squadra speciale dei sommozzatori dei vigili del fuoco, la Saf (speleo alpino fluviale), che si sono calati nella vasca con bombole di ossigeno.

 

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, all'inizio della conferenza stampa in corso a palazzo Salerno a Napoli, ha voluto esprimere il suo cordoglio per i sei operai morti. Il premier ha espresso "vicinanza alla famiglia" e garantito anche sostegni economici e ha riferito di aver "cercato il ministro del Lavoro per chiedere di recarsi sul posto per verificare la dinamica dell'incidente".

 

SACCONI

Immediata convocazione da parte del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, delle parti sociali sul tema della sicurezza sul lavoro. Lo ha annunciato il Ministro in una nota, dando appuntamento per domani alle ore 16,30. "Esprimo la più sentita partecipazione al dolore dei familiari e dei colleghi dei lavoratori deceduti nell'operazione di pulizia del depuratore di Mineo", ha dichiarato Sacconi aggiungendo che "trovandomi a Ginevra per la Conferenza internazionale del lavoro, ho incaricato il sottosegretario Pasquale Viespoli di recarsi sul posto per assumere piena cognizione dei fatti e portare ai familiari delle vittime il cordoglio del governo".

 

Proprio poco fa, intervenendo alla Conferenza di Ginevra, "ho chiesto che almeno le fondamentali regole internazionali in materia di salute e sicurezza vengano riconosciute e applicate da tutti i Paesi. Diventa - sottolinea Sacconi - ancora più urgente la promozione in Italia di un Piano nazionale di intensa collaborazione tra le parti sociali e le istituzioni per diffondere condizioni di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, attraverso i prioritari investimenti in prevenzione, formazione e informazione".