{{IMG_SX}}Firenze, 8 giugno 2008 - Blitz in mezza Toscana della squadra della polizia che si occupa delle sette occulte e dei loro riti. E tra questi si affaccia il terribile sospetto dei sacrifici umani. Quattro giovani sono indagati per omicidio volontario, distruzione o soppressione di cadavere. Un quinto è stato arrestato perché al momento della perquisizione in casa sua stava chattando materiale pedopornografico.


I controlli della polizia hanno coinvolto anche un’altra quindicina di giovani, considerati appartenti agli stessi gruppi dark metal ai quali appartengono gli indagati. Nel blitz sono stati sequestrati coltelli, spade, manette, cinture borchiate candele nere, molto materiale cartaceo e informatico di ispirazione satanista. E due teschi umani. In alcuni pc sono state trovate foto di uomini che si accoppiano con donne senza testa o di giovani immerse in vasche di sangue.

 

Le indagini, coordinate dal pm fiorentino Luca Turco, erano state avviate dopo il ritrovamento (il 21 giugno 2006) di numerosi sacchi di plastica neri e azzurri, contenenti ossa umane, nei pressi di una piazzola di sosta dell’A1, in località Villanecchio. Secondo il medico legale si trattava dei resti di una giovane fra i 20 e i 30 anni, razza bianca: il decesso veniva fatto risalire a due anni prima. Le ossa erano suddivise in sacchetti più piccoli e legate tra loro con lo spago: vennero ritrovati l’omero destro e sinistro, le vertebre cervicali, la scapola e la clavicola sinistra, alcune coste, l’anca, il femore destro e alcune vertebre. Mancavano invece il cranio e parti di braccia e mani.

 

Gli agenti della Mobile fiorentina, monitorando siti internet, ritrovi e negozi specializzati, hanno ricostruito la parabola di un gruppo di toscani che, inizialmente accomunato dalla passione per la musica dark, come quella di Marilyn Manson, nel tempo ha subito un’evoluzione, arrivando alle messe nere. Ne parlavano spesso, hanno spiegato gli investigatori, e ricordavano come il rituale potesse prevedere anche sacrifici umani. I tempi del salto di qualità dalla musica ascoltata e suonata — alcuni perquisiti si esibivano in gruppi amatoriali — ai riti satanici coinciderebbero con il decesso della donna i cui resti furono trovati sull’A1.

 

In provincia di Pistoia sono state perquisite le abitazioni di due giovani donne, una ventenne di Agliana (informata sui fatti) e una 27enne di Quarrata, formalmente indagata. Alla prima sarebbe stato sequestrato prevalentemente materiale informativo tra cui libri con incantesimi; alla seconda invece materiale più «forte», oggetti per rituali, croci rovesciate e avvolte da serpenti. A far scattare la perquisizione a carico di un 22enne studente-lavoratore versiliese ci sarebbe stata una fitta corrispondenza via internet, con scambio anche di immagini scabrose, con gli indagati fiorentini e pratesi.

 

Gli indagati sono un operaio e tre disoccupati fra i 23 e i 28 anni; tra i perquisiti figurano studenti, qualche professionista e un operaio. I ritrovi del gruppo sarebbero stati edifici sconsacrati della Toscana e l’ ex sede estiva del convitto Cicognini di Prato (lì studiarono Malaparte e D’Annunzio), adesso abbandonata. Le indagini fiorentine si erano intrecciate con quelle su un fatto analogo avvenuto nel luglio 2005 in Emilia Romagna. In quel caso furono rinvenuti in due discariche una tibia con caviglia e piede e una coscia appartenenti a un uomo di origine asiatica. Un ritrovamento che presentava analogie con le ossa rinvenute nel 2006 a Firenze.


I resti emiliani vennero trovati il 19 luglio 2005. Il primo in un sito per il trattamento dei rifiuti a Voltana, nei pressi di Lugo. Il giorno successivo, parte di una gamba della stessa persona è stata ritrovata nelle ricerche disposte in un altro impianto nel Bolognese.