Reggio Calabria, 6 giugno 2008 - Volevano uccidere un pregiudicato, ma hanno colpito un bambino che stava facendo, insieme ad altri compagni, una recita nella piazza della chiesa.

 

E' accaduto a Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria, dove un proiettile vagante ha colpito un bambino, impegnato insieme ad alcuni compagni nella recita scolastica di fine anno.

 

Il bimbo, ferito alla gola, è stato d'urgenza trasportato al nosocomio melitese da dove, riscontrate le gravi condizioni, col proiettile vagante che è entrato dalla bocca e si è fermato sulla colonna cervicale, è stato trasferito d'urgenza gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, dove si trova ricoverato in prognosi riservata, e dove intorno alle 22 è iniziata una delicata operazione per tentare di estrargli il proiettile che è rimasto conficcato nel cervello.

 

Dal primo sopralluogo pare che a sparare siano stati due uomini a bordo di uno scooter. Ferito anche il pregiudicato obiettivo dei killer. Ha scagliato la bicicletta da passeggio addosso ai killer che tentavano di ammazzarlo. Franco Borrello, questo il nome dell'obbiettivo dei due killer, in quel momento stava passeggiando a bordo della sua due ruote prima di accorgersi che un centauro con un complice, lo tallonavano per scaricargli addosso l'intero caricatore della 7 e 65.

 

Sul posto sono subito giunti i carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo al comando del capitano Onofrio Panebianco e i poliziotti del commissariato di Condofuri sotto le direttive del commissario Giuseppe Pizzonia, che hanno avviato le indagini. Sul marciapiedi, nei pressi della sparatoria è stata trovata una pistola dello stesso calibro delle pallottole con cui sono stati feriti il piccolo ed il pregiudicato.

 

Secondo gli inquirenti, la sparatoria poteva provocare una strage. Proprio lì davanti infatti, era pieno di bambini, maestri, genitori, operatori, amministratori comunali, semplici cittadini e la direttrice dell'istituto comprensivo. Si stava svolgendo infatti una regolare e consueta manifestazione di fine anno. Immediato il fuggi-fuggi con grida di orrore e di aiuto.

 

Mentre le "pantere" della Polizia e le "gazzelle"dei Carabinieri arrivavano a sirene spiegate e tentavano di capirci qualcosa in mezzo alla confusione e l'allarme, che regnava sovrana. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinati dal magistrato di turno presso il Tribunale di Reggio Calabria hanno effettuato posti di blocco volanti, e controllo dei pregiudicati della zona con guanto di paraffina o stub, che dovranno rivelare il loro alibi-orario.

 

Il Borrello, si è appreso da fonti investigative, era rimasto invischiato in una sparatoria nel cuore della notte, con morti e feriti sul Corso Garibaldi di Melito. Il paese è sotto shock per quello che è accaduto, sono numerose le persone che stanno rendendo dichiarazioni su quanto hanno visto e sentito in quei terribili momenti.