{{IMG_SX}}Roma, 5 giugno 2008 - È stato isolato un nuovo dna maschile all'esito degli accertamenti nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della contessa Alberica Filo Della Torre. I consulenti della procura, Paolo Arbarello, Carla Vecchiotti e Vincenzo Pascali lo hanno rilevato su un fazzoletto di carta estrapolandolo dall'analisi del muco. Intanto, la procura ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta a carico di Winston Manuel e Roberto Iacono.

 

 La richiesta di archiviazione nei confronti di Iacono e Winston si basa sul fatto che il dna rilevato nel fazzoletto trovato nella stanza del delitto non corrisponde a quello dei due, di nuovo iscritti sul registro dalla procura di Roma per omicidio volontario dopo che il marito della vittima, Pietro Mattei, aveva fatto riaprire le indagini sollecitando esami piu’ approfonditi attraverso le nuove tecniche.

 

L'iscrizione sul registro degli indagati di Iacono e Winston (il primo è il figlio della governante, il secondo è il domestico filippino) per la morte della contessa, assassinata il 10 luglio del 1991 nella sua villa all'Olgiata dopo essere stata strangolata e colpita alla testa con uno zoccolo, era stata effettuata dal procuratore aggiunto Italo Ormanni proprio al fine di avviare nuovi e più sofisticati "accertamenti ematici, chimici e genetici" su una serie di reperti, custoditi in archivio per ben sedici anni, tra cui due paia di jeans sequestrati all'epoca proprio ai due, dapprima sospettati del delitto e poi usciti di scena perchè l'esame del dna escluse ogni legame tra le tracce di sangue rinvenute sui pantaloni e la vittima.

Iacono e Winston furono coinvolti inizialmente nelle indagini perchè, secondo la procura, avevano tutti i motivi per nutrire rancore nei confronti della vittima. Il primo, noto per alcuni problemi di natura psicologica e assiduo frequentatore dell'abitazione di Pietro Mattei, non aveva gradito il licenziamento della madre, che secondo alcuni testimoni era stata liquidata perchè chiedeva continui prestiti o aumenti di stipendi. Dal canto suo, Winston, che doveva restituire alla contessa un milione di lire, era stato più volte visto discutere animatamente con lei.

 

I LEGALI DEL VEDOVO CONTRO L'ARCHIVIAZIONE

"I consulenti della Procura si sono limitati ad esaminare le tracce visibili, usando tecnologie arretrate. Inoltre non sono stati fatti alcuni degli accertamenti chiesti dal marito della signora Alberica Filo Della Torre". Così l'avvocato Giuseppe Marazzita, ha detto alla luce dei risultati raggiunti dai nuovi esami del dna eseguiti sui reperti del delitto della contessa, avvenuto in una villa dell'Olgiata, a Roma, il 10 luglio del 1991.

In forza di ciò il penalista ha annunciato che presenterà opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento a carico di Manuel Winston e Roberto Iacono. "Sono stati omessi alcuni accertamenti richiesti dalla difesa. Non è stato esaminato l'orologio che aveva indosso la vittima. Insomma non sono stati compiuti quegli accertamenti che erano stati richiesti, ma solo parziali".

Marazzita ha aggiunto: "Al magistrato, facendo opposizione alla richiesta di archiviazione chiederemo accertamenti a tutto campo e più approfonditi".