{{IMG_SX}}Catanzaro, 5 giugno 2008 - Brillante operazione della squadra mobile di Catanzaro diretta da Francesco Rattà e sotto la guida della Procura della Repubblica di Catanzaro. Gli uomini della polizia hanno arrestato all'alba di oggi 12 esponenti della criminalità organizzata catanzarese.


A finire in manette tra gli altri sono stati i fratelli Antonio e Francesco Passaparo di Borgia, Comune a una decina di chilometri dal capoluogo calabrese, a cui nei mesi scorsi erano stati uccisi due fratelli, Rosario e Giulio Cesare finiti sotto i colpi dei killer uno nel mese di settembre 2007 e l'altro lo scorso aprile.

A Borgia è in atto una faida che sta insanguinando le strade della periferia catanzarese. Ma i poliziotti della Squadra mobile hanno lavorato anche a Lamezia Terme e nel capoluogo calabrese in un'inchiesta che ha visto la collaborazione, cosa mai avvenuta, di ben sette imprenditori che fidandosi degli uomini del vicequestore Rattà hanno raccontato delle estorsioni subite.
 

Ai 12, infatti, vengono contestati i reati di associazione mafiosa oltre a quello delle estorsioni, nei pubblici appalti, negli esercizi commerciali degli imprenditori vessati dal pizzo.
 

Tra gli appalti pubblici finiti sotto la lente di ingrandimento figurano anche quelle delle ditte appaltatrici del nuovo tratto ferroviario Settingiano-Catanzaro Lido, quasi venti chilometri di linea ferrata che servono per collegare il nodo principale ferroviario di Lamezia Terme con l'Università Magna Grecia di Catanzaro. Ma i 12 arrestati avevano le mani in pasta anche per il rifacimento della Salerno-Reggio Calabria a cui erano interessate le 'ndrine di Lamezia Terme.