{{IMG_SX}}Milano, 4 giugno 2008 - Vanna Marchi e la figlia Stefania Nobile sono state arrestate dagli agenti della squadra Mobile di Milano in esecuzione di una misura cautelare emessa dalla quarta sezione penale della Corte d'Appello di Milano.

 

Nel provvedimento si fa riferimento alla possibilità di "reiterazione di condotte di reato" e alla "ragionevole probabilità di espatrio delle due donne".

 

IL PROVVEDIMENTO

Vanna Marchi e Stefania Nobile stavano progettando di scappare all'estero coi soldi del 'tesoretto' accumulato, in anni di televendite, grazie alle truffe ai loro clienti. È quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare. Nel provvedimento, si sottolinea che la Marchi stava lavorando da qualche tempo in un centro estetico nel modenese, mentre la figlia aveva trovato un impiego in una bar di Milano, in via Torriani, dove oggi madre e figlia sono state arrestate.

 

La Nobile, pedinata dagli investigatori, è stata vista più volte navigare su Internet, circostanza che - sostengono i giudici - avrebbe avvalorato il suo intento fuggiasco.Nell'ordinanza si fa poi riferimento alla sparizione di un 'tesoretto' depositato dalle due donne a San Marino e di cui sono state perse le tracce nonostante una rogatoria dell'autorità giudiziaria italiana. Soldi che sarebbero stati trasferiti all'estero, pronti a essere recuperati da Marchi e figlia in fuga. Le due avrebbero avuto - scrivono i magistrati - la "concreta possibilita di accedere a risorse economiche che si trovano sui conti esteri".

 

L'AVVOCATO

"Vanna Marchi e Stefania Nobile volevano difendersi con tutte le loro forze fino alla Cassazione, non avevano nessuna intenzione di fuggire". È quanto afferma Liborio Cataliotti, legale della ex teleimbonitrice e della figlia. "Quelle dei giudici - continua Cataliotti - sono pure congetture astratte, senza nessuna prova a supporto; i giudici dicono che Stefania Nobile è stata vista navigare in Internet e Vanna Marchi fare un programma radiofonico di televendite, ma non basta per motivare un arresto". Madre e figlia sono detenute nel carcere di San Vittore