{{IMG_SX}}Venezia, 4 giugno 2008 -  Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha sospeso l'inizio dei lavori per la realizzazione del campo sinti a Mestre.  La decisione arriva alla luce della situazione di tensione registrata nelle ultime ore e dell'esito della riunione in Prefettura che - ha rilevato Cacciari - ha dimostrato la possibilità di un percorso 'concordato' a tutela sia delle esigenze dell'amministrazione comunale, sia degli interessi e preoccupazioni di parte della popolazione.

 

LE PROTESTE

Continuano a Mestre le proteste dei cittadini e del Centrodestra, Lega in testa, contro la realizzazione di un campo per i Sinti. E i Centri Sociali, per circa due ore, hanno occupato la sede mestrina del Carroccio.

 

La protesta contro il campo  per il secondo giorno consecutivo e' cominciata poco dopo l'alba. Alcune decine di manifestanti hanno collocato un trattore sulla strada di accesso all'area, a Favero Veneto, alla periferia di Mestre, impedendo a un escavatore di entrare nella zona del futuro cantiere.Altri manifestanti hanno presidiato un secondo accesso all'area, mentre le forze dell'ordine hanno controllato la zona dove il traffico ha subito forti rallentamenti.

 

Mentre era in corso la manifestazione a Favero Veneto, una trentina di giovani dei Centri sociali sono entrati nella sede della Lega, a Mestre. Hanno portato fuori tavolini, sedie, pc e sagome di Alberto da Giussano, scandendo slogan e sostenendo di ''aver sfrattato la Lega da Mestre''. La manifestazione si e' conclusa senza incidenti e danni, ma alla conta finale - secondo quanto denunciato dal Carroccio - mancano una quarantina di tessere del partito, gia' compilate.

 

LA TESTIMONIANZA 

''Sono arrivati e mi hanno detto di uscire -  racconta Alvise Simion,che si trovava all'interno della sede di Mestre della Lega quando sono arrivati i giovani dei Centro Sociali - Dicono che sono democratici ma occupare la sede di un partito politico non e' cosa da fare. Devono capire che noi accogliamo le istanze della gente. Si sa che la gente ha paura che i nomadi vadano a rubare''.

 

IL BLITZ DI IERI

Blitz di alcuni militanti della Lega Nord questa mattina a Mestre (Venezia). Alcune decine di persone hanno bloccato il cantiere per la realizzazione di un campo nomadi attrezzato finanziato dal Comune con 2.800.000 euro.

 

Alcuni di loro si sono incatenati per protestare contro la costruzione del sito destinato ad una comunità di Sinti da anni residente nel comune. Già nei giorni scorsi c'erano state proteste da parte degli esponenti della Lega Nord in consiglio comunale e da alcuni esponenti dell'opposizione.

 

Ieri mattina all'alba la decisione di passare alle vie di fatto con il blocco del cantiere. Tra i manifestanti, c'è anche il capogruppo in consiglio comunale della Lega nord Alberto Mazzonetto che spiega il blitz così: "Il sindaco di Venezia, Cacciari, tradisce le aspettative dei veneziani. I finanziamenti per il campo nomadi dovevano andare ai cittadini per la realizzazione di case popolari".

 

I manifestanti sono stati identificati dalla polizia e saranno segnalati alla magistratura per la valutazione di eventuali ipotesi di reato. I camion della ditta chiamata a realizzare le strutture del campo, visto il blocco, hanno evitato di accedere al cantiere e sono rientrati.

 

CACCIARI

"Se i leghisti non si slegano, li mando a slegare io". Così il Sindaco di Venezia Massimo Cacciari commenta al Gr 1 il blitz leghista al campo nomadi in costruzione a Mestre di questa mattina all'alba. "E' una volgarissima strumentalizzazione politica -afferma Cacciari- la localizzazione del campo è stata decisa una decina di anni fa. È lo spostamento di un campo da una zona totalmente inadatta ad una zona adattissima, lontana da ogni casa. Si tratta di un campo sinti".