{{IMG_SX}}ROMA, 29 maggio 2008 - Un biglietto con le sue ultime volontà, una bottiglia d'alcol e un accendino, e in borsa un dossier con tutte le sue disavventure sanitarie: così Marianna Randazzo, 64 anni, si è presentata oggi pomeriggio verso le 18 in piazza del Quirinale, e si è data fuoco davanti alla residenza ufficiale del presidente della Repubblica, per mettere fine al suo calvario fisico provocato dalla malasanita'


Ora e' ricoverata in fin di vita nel reparto Grandi Ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma con ustioni di secondo e terzo grado sul 60% del corpo. L'unica parte non mangiata dal fuoco sono le sue gambe.


La donna si e' cosparsa di alcol e'
si e' data fuoco, davanti ad alcuni attoniti testimoni. Immediatamente il guardiaportone, due agenti di polizia e un vice questore di guardia alla piazza hanno cercato di spegnere le fiamme con una coperta. Uno dei due agenti, Francesco Marcisano, e' rimasto ustionato alle mani ed e' anche lui ricoverato all'ospedale Sant'Eugenio. Subito dopo e' intervenuto il servizio sanitario del Quirinale e poi un'ambulanza del 118.


Il calvario di Marianna Randazzo sarebbe cominciata nel 2002 con un'operazione all'anca, dove le era stata innestato del materiale metallico a cui era allergica, nonostante le lo avesse fatto presente ai medici. la conseguenza era stata atrofizzazione dell'arto e dolori sempre piu' forti e frequenti. Il timore sia delle conseguenze del prolungato contatto con la sostanza cui era allergica, sia di quelle derivanti da un nuovo e ben piu' devastante intervento, secondo quanto riferito nell'interrogazione, ha prodotto nella donna un disagio psichico. In termini tecnici:''una depressione maggiore cronica in commorbidita' con un disturbo da attacchi di panico, con danni psicologici e psicopatologici non solo molto gravi, ma anche con scarse possibilita' di miglioramento''.


Sulla vicenda era stata presentata nel 2004 al
ministero della Sanita' una interrogazione parlamentare , il cui primo firmatario era il senatore del Prc Malabarba.
Al Quirinale non risulta che Marianna Randazzo si fosse rivolta in precedenza alla Presidenza della Repubblica per segnalare il suo caso di malasanita'.