{{IMG_SX}}Brescia, 26 maggio 2008 - Forse prostrato dalle ore d'interrogatorio, Davide Sobacchi, l'uomo arrestato per l'omicidio della moglie Agnese Schiopetti, alla fine ha confessato davanti al pm Claudia Moregola.
A incastrarlo ci sarebbe stata anche una testimonianza.

 

Al termine di un lungo interrogatorio contraddistinto da numerose contraddizioni e sulla base di alcuni riscontri oggettivi Davide Sobacchi, il marito di Agnese Schiopetti, la 27enne trovata morta ieri mattina nel lago d'Iseo, località Marone, è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario. Era stato lo stesso Sobacchi, 28 anni, a denunciare nella mattinata di domenica la scomparsa della moglie, con la quale ha raccontato di aver litigato la sera precedente. Non era la prima volta che i due, colleghi fino a un anno e mezzo fa in un ristorante della Franciacorta (dove l'uomo lavora ancora come cuoco), si rendevano protagonisti di accese discussioni.

 

Proprio l'allarme lanciato dal marito ha favorito il ritrovamento e l'identificazione della donna, che era sprovvista di documenti. Sobacchi aveva detto di essersi svegliato dopo aver sentito piangere il loro bambino di 15 mesi e di non averla trovata in casa. Sul collo la giovane presentava evidenti segni di strangolamento e in gola uno straccio rosso che le usciva dalla bocca. Gli ematomi sul corpo lasciano pensare che sia stata anche picchiata. Sarà l'autopsia disposta dal pm Claudia Moregola, che sta coordinando le indagini, a garantire ulteriori particolari sulla morte, ma sembra probabile che la 27enne sia stata uccisa nella notte e gettata in acqua poco dopo.

 

Gli inquirenti hanno ascoltato parenti e vicini di casa della vittima, che con il marito si era trasferita a Ospitaletto nel settembre scorso, dopo le nozze. Il racconto meno convincente però è stato quello del marito, che a detta degli investigatori avrebbe fornito una ricostruzione dei fatti "senza logica".

 

Diversi elementi di rilievo sono stati trovati nell'abitazione dei coniugi, ora sotto sequestro insieme all'auto dell'uomo. Si ipotizza anche che la giovane sia stata uccisa in un luogo chiuso per poi essere nascosta in una stanza poco distante e infine buttata nel lago. Nello spiazzo davanti al punto in cui stato ripescato il cadavere sono state trovate tracce di pneumatici compatibili con quelli della vettura di Sobacchi.